Non solo ‘Cantine aperte’, adesso accogliere enoturisti sarà più semplice tutto l’anno. Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha emanato le linee guida che regolano le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione.
Alle aziende vitivinicole per accogliere in vigna e in cantina gli enoturisti basterà presentare al Comune la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Le imprese potranno far degustare e vendere il proprio vino in abbinamento ad alimenti tipici locali freddi.
“Una semplificazione notevole – spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze-Prato- che permetterà alle nostre aziende di valorizzare e monetizzare il loro patrimonio, che non è fatto solo di eccellenti vini toscani, ma è anche cultura, paesaggio e buona alimentazione. Tra le iniziative che rientrano nella normativa anche quelle a carattere didattico e ricreativo nell’ambito delle cantine. Insomma, sarà più facile accogliere enoturisti tutto l’anno, non solo in occasione degli eventi come Cantine aperte”.
Come segnala Coldiretti, le aziende delle zone vinicole del Chianti Classico Fiorentino, dell’Empolese e di Carmignano negli ultimi anni hanno investito molto in questo settore, per andare incontro ai gusti e alle esigenze dei consumatori.