1.230 marchi, 568 dei quali esteri (46%), 60.000 metri quadrati di superficie espositiva, 36.000 i visitatori in totale del salone, oltre 25.000 i compratori all’ultima edizione invernale dei quali 9.200 i buyer dall’estero. I principali mercati esteri di riferimento: Giappone, Germania, Regno Unito, Olanda, Spagna, Turchia, Francia, Cina, Svizzera, Corea, Stati Uniti, Russia, Belgio, Austria e Svezia.
13 le tappe in cui si articola il percorso: Pitti Uomo, Pop Up Stores, Fashion At Work, HI Beauty, Futuro Maschile, Make, Touch!, Altro Uomo, Unconventional, I GO OUT, I Play, Urban Panorama, My Factory.
Tra i nomi nuovi e i rientri: dall’Argentina Nous Etudions, dall’Australia Kaminski, Mcintyre, dall’Austria Weber+Weber, dal Belgio Howlin’, Stanley/Stella, dal Canada Outdoor Survival Canada, Pajar Canada, Woods Arctic Brand, dalla Cina Unawares, dalla Corea Art of Scribble, Helinox Terg, Onlyfeel, Tee Library, dalla Danimarca Andersen Andersen, Garment Project, Henrik Vibskov, dall’Etiopia Afar, dalla Francia Aisthaet, Benklark, Christophe Fenwick Paris, Geym, Kytone, Les Belles Heures, M.Moustache, M.X Maxime Simoens, Me.Land, Thibierge Paris, Timothée Paris, Yves Salomon Homme, Serge Pariente, Vuarnet, dalla Germania: Falke, Handstich, Joop!, S4 Jackets, Seldom, Thom/Krom, dal Giappone : Anei, Cinoh, Duren, Ed Robert Judson, Edwin, J.Press, Jieda, Kozaburo, Mary Al Terna, Nobuyuki Matsui, Postelegant, Rainmaker Kyoto, Ryo Midorikawa, dall’India Huemn.
Queste le tendenze principali:
BACK TO NATURE, BACK TO ELEGANCE
Un inno alla natura e alla capacità di rispondere alla sua chiamata, anche non troppo lontano dalla City. Fuga nei colori della campagna inglese, indossando avvolgenti capi Brit style cui il tocco old conferisce una cifra familiare e personale. La rivalutazione del rapporto con l’ambiente e il desiderio di riconnessione si traducono in look sospesi tra gusto classy, toni autunnali e aspirazione al comfort. È un outfit fatto di cura delle proporzioni, dettagli di charme e richiamo al casualwear anni ’80. Il Country urbano modella accenti di look rilassato: velluti marroni, Galles su base flanella, pied de poule. Linee clean interpretano micro disegni, check e Galles della tradizione. Nelle giacche Shetland e Harris Tweed si alternano a fustagni e tessuti in velluto a coste. Sui coat dalle vestibilità più generose, in resche e tweed, grandi e piccoli quadri sposano toni cammello, blu e bordeaux. Nei pantaloni, i classici maschili inglesi declinano pezzi cocoon per un nuovo informal luxury. Lavaggi e trattamenti trasmettono una sensazione di vissuto a capi che hanno una storia da raccontare.
MOUNTAIN HERITAGE
È l’ispirazione Mountain a catalizzare le calde atmosfere d’inverno; tra fiocchi di neve, abeti e distese bianche, disegni a motivo alpino animano inserti di maglieria a coste. Alpaca, lana e cachemire a effetto cozy sono vivacizzati da check, over check, resche e sfumature. Forte connotazione sport heritage per parka, bomber, piumini e smanicati che citano volumi e pesantezze di fine anni ’80. Capi ispirati alle discipline invernali rivisti nei volumi conservano la loro allure senza tempo. Linee pulite, colli di maglia e quilting accentuano la sofisticatezza. A conciliare contaminazioni athleisure con il repertorio Mountain Chic, l’outerwear in tecno tessuto su giacconi e giubbini imbottiti di calda piuma d’oca, ma accostati a cappotti avvolgenti in cashmere e lana, lana cotta, jersey pesanti uniti o dai disegni jacquard.
MADE FOR OUTDOOR, DESIGNED FOR MODERN LIFE
Il mondo outdoor contamina in maniera capillare lo stile metropolitano di alta gamma. Dal layering alle silhouette, un guardaroba moderno in cui forme design convivono con soluzioni tecno-sportive, con l’idea che dai materiali hi-tech arrivi la risposta più interessante alle esigenze di fit e comfort. La tradizione incontra i tessuti tecnici, lo stile classico si fonde con lo sporty. Il finissaggio punta a valenze waterproof su parka e gilet imbottiti, il nylon è presente su membrane traspiranti e accoppiature con texture in neoprene per condizioni climatiche estreme. Lana e cachemire, duvet, tessuti elasticizzati, flanelle laminate e nylon melange giocano a sovrapporsi in un look multistrato. E ancora, oltre l’athleisure, c’è uno stile unico che riproduce la sintesi tra sportivo e formale su capi da indossare a casa e fuori, con nonchalance.
OGGETTI CON UNA STORIA DA RACCONTARE
Stemperano i confini tra archivio inteso come fonte di ispirazione e come limite. Sono collezioni hand made che uniscono il savoir faire dell’artigianato d’eccellenza alla funzionalità di oggi. Prodotti capaci di esaltare il ricordo o la fantasia, per entrare in contatto con oggetti che toccano emotivamente e fisicamente. Talora è un esplicito richiamo alle nostre radici, necessario in un momento di ossessione per dati personali, social media e controllo di sé. In un impasto tra estetica e modernità, pellami esotici nobilitano pratiche business bag per il gentleman 3.0, la sensibilità giapponese incontra il tailoring su capispalla high-tech, antichi stemmi tramano i gemelli del nuovo dandy, cappellifici ricchi di storia dettano trend innovativi.
I GO OUT MISSIONE GLOBETROTTER
Il nomade metropolitano diventa archetipo dell’uomo contemporaneo. Tra le strade lucide di pioggia e lo skyline dei grattacieli della City, un viaggio anche solo virtuale ispira outfit modulabili e reversibili, borse trasformabili, pensieri flessibili progettati per un quotidiano di mutevolezza perenne. È lo stile di una generazione pronta ad impadronirsi di un linguaggio autonomo, in stretto rapporto con il design ma lontano dai diktat dell’originalità a tutti i costi. Mix di tessuti e concetti creano l’alchimia perfetta: il formale mixa lo sportswear, il naturale trova esaltazione accanto al tecnico, il chiaro definisce lo scuro. Risultato, una formula di outfit modulare e intercambiabile, di estrema sintesi, capace di adattarsi ad ogni occasione, dall’asfalto all’aereo, dall’ufficio alla gym. I requisiti di trasversalità e versatilità sono protagonisti su capi confortevoli e performanti, zero gravity, zero cuciture, facili da lavare. Travel kit essenziali, accessori intelligenti e polivalenti, come lo zaino che si porta al braccio, il marsupio crossbody o la weekend bag con i pezzi contati all’interno. Il lusso del nuovo dandy non rinuncia a dettagli magistrali e atmosfere di charme, ma li subordina ai contenuti di leggerezza e performance su field jacket di cashmere dall’anima tecnologica e parka in seta dal trattamento antigoccia.
ARMADIO PERSONALE
Ricerca ed eleganza si allineano nell’equilibrio di un guardaroba personale, quasi intimo, che supera i luoghi comuni del copia e incolla. Una declinazione basica di modelli, tonalità e pattern messa a punto per rispecchiare lo stile di chi li indossa. È un’estetica all’insegna dell’understatement, che prende le distanze dagli standard di età e stagionalità, traducendosi in capi amati perché vissuti, palette minime, abbinamenti easy. Tra radici rassicuranti ed esperienze che forgiano, self-awareness e soggettività, completi che oscillano tra formale e informale, giacche dalle forme soft arricchite da dettagli sofisticati. Tessuti di matrice brit combinati o sovrapposti a micro stampe, pantaloni urban nobilitati da blazer rubati all’armadio dello zio. Texture classic retrò su camicie tramate di interventi customizzati, righe sottili e check. Giacche tailored e pezzi knitwear rivelano il corpo senza evidenze, rimodulando la figura secondo un gusto individuale.
DALLE STRADE DI TOKYO, LO STILE “URBAN BEYOND”
Uno stile proiettato al futuro che fonda nuove uniformi dal tratto tecnico, esprimendosi attraverso silhouette aerodinamiche e un tailoring preciso. Tra inclinazione fashion e funzione, è un’esplorazione che rompe gli schemi del menswear tradizionale, sfidando gli stereotipi di genere attraverso volumi, proporzioni e layering. Nate da una ricerca sartoriale sempre più accurata, collezioni che traggono ispirazione dalle strade di Tokyo e accoppiano tessuti tecnici, lane e cotoni in look da Ski Warrior. E ancora, t-shirt come tele da indossare, print unici, maglieria ricca di texture, parka over da montagna si accostano a urban boots di nuova generazione e a sneakers high top dal design futuristico. In un dress code disegnato per i nuovi globetrotter spiritual-metropolitani, un alfabeto di stile espressamente dedicato a coloro che vivono in maniera intensa le metropoli e i colori della notte.
LA SVOLTA ECO- TECNOLOGICA
L’eco-sostenibilità diventa key word globale. La ricerca tocca nuovi livelli di sperimentazione tecnologica, applicandosi a materiali creativi e alternativi, provenienti dalla pratica virtuosa del riciclo ma non solo. Nascono collezioni amiche dell’ambiente, riciclabili a loro volta, sempre sorprendenti. Reti da pesca scartate, bottiglie di plastica post-consumo, pneumatici usurati, cotone post-industriale e perfino fondi di caffè si trasformano in capispalla, costumi da bagno, sneaker e accessori resistenti, lavabili e duraturi. All’anima eco si unisce un’estetica curata che non deroga allo stile, ma inserisce dettagli futuristici come termonastrature, tessuti catarifrangenti e tagli laser. Il tema ecosostenibile interpreta i gusci esterni di capi outerwear che racchiudono fodere in lana derivate da scarti tessili, eco-pelliccia e imbottiture in piuma sintetica, di PET riciclato per uguagliare le performance termiche e di vestibilità della vera piuma. Cresce il numero di aziende impegnate in una produzione attenta al risparmio energetico, che elimina gli sprechi e limita i consumi. E ancora, la cultura del denim evolve verso un pubblico consapevole, con tele realizzate da impianti a basso impatto ambientale che riducono gli agenti inquinanti e le emissioni di CO2, producendo un notevole risparmio dell’acqua utilizzata. I tessuti subiscono lavaggi naturali e le tinture puntano su sostanze atossiche, biocompatibili e biodegradabili.
POLE EXPLORER, MOUNTAIN HI-TECH O URBAN SCUBA: TRE SINONIMI DI INVERNO
Un’escursione al Polo Nord e un immaginario Mountain Hi -Tech si uniscono per raccontare un viaggio in alta quota che esalta capi tecnici, progettati con materiali leggeri e innovativi per proteggersi dalle condizioni di meteo estreme. La down Jacket e il Parka scoprono nuove vite attraverso le performance dei nylon di ultima generazione, mentre trench e capispalla caldissimi e anti intemperie, sfruttano al meglio l’elasticità dei tessuti. Interni imbottiti e funzionali, dotati di multi-pocket, in rete e zip profilate a contrasto, accolgono device tecnologici ma anche soluzioni provenienti dal repertorio di sci e snowboard. Dall’altro lato, si fa strada un mood più Urban dal tratto tecnico, minimale e funzionale, che segue la suggestione delle discipline acquatiche, dal kite alla pesca subacquea. Linee clean, tessuti superlight e bi-stretch su giacche multistrato da indossare con e senza warmer, con termonastrature a vista e dettagli in scuba e neoprene. Ai piedi, agili suole running sono accorpate a tomaie e allacciature che guardano alle forme e alle tecnologie degli sport di montagna.
ACTIVE DOWNTOWN: BACK TO EIGHTIES
Richiami al vintage sport e alla leggerezza degli anni ‘80 riportano alla superficie applicazioni e ricami d’archivio sulle maglie, mentre la riedizione di modelli iconici traccia l’heritage glorioso delle sneakers. Un mood streetwear, con felpe basiche e hoodies logate alternate a polo d’ispirazione college, vivacizzate da colori forti e dettagli a contrasto. La versatile felpa-camicia è votata a un pubblico giovane e originale. La camicia in flanella a quadri slim fit si abbina a felpe e denim usurati per un look dal cuore grunge. Su tutto, il piumino anni ‘80 dalla vestibilità over, archetipo del casualwear. E ancora, la giacca imbottita in nylon iperlight accoglie dettagli sporty su polsini o bande laterali, la down jacket reversibile diventa un caldo orsetto oppure è un piumino che si presta ad essere usato come sottogiacca o nelle mezze stagioni, accanto al chiodo in montone. Pantaloni e giacche sportive in tessuto tecnico esibiscono i cromatismi dell’atletica, optano per un gusto aggiornato dalle inflessioni biker.