Si intitola ‘Riflessioni su Dante’, l’installazione d’arte a più tappe di Tannaz Lahiji in programma a Firenze. L’artista persiana, da oltre dieci anni a Firenze, ha deciso di rendere omaggio al legame profondo tra la città e la Persia, e in particolare alla figura di Dante Alighieri. Il progetto itinerante prevede la collocazione di alcune opere (pittoriche e non) all’interno di un percorso che coinvolge Palazzo Vecchio, Museo Casa di Dante, Palazzo Bastogi e il Mercato centrale.
La prima parte della mostra dal titolo “Pardis”, che nella tradizione persiana è giardino antistante la casa, spesso realizzato in una oasi in mezzo al deserto, in cui il viandante riceve ospitalità e sollievo, è stata inaugurata nella Sala D’Arme di Palazzo Vecchio il 20 marzo. Sempre il 20 marzo è stata inaugurata anche “Riflessioni su Dante”, nella Sala dei Priori di Palazzo Vecchio.
Il 25 marzo aprirà “Inferno” a Palazzo Bastoni. Il 27 marzo sarà la volta di “Busto di Dante” al Museo Casa di Dante. In onore a Dante, l’artista colloca all’esterno della struttura un suo busto realizzato in ghiaccio, che non ha solo una forma, ma nasce, vive e muore dentro un arco temporale definito – un giorno – perché una volta esposto, inizierà il processo di liquefazione e scomparirà completamente al termine del tramonto. Dunque, ogni giorno, per un mese, Tannaz Lahiji esporrà un calco del poeta. Infine il 30 marzo sarà inaugurato “Golosi” e “Vortice di Ulisse” al Mercato Centrale.
“C’è una forte somiglianza – ha detto Lahiji – tra la cultura persiana e fiorentina, soprattutto nella poesia. Nell’antichità i contatti erano forti su arte e cultura”.