Quella di Antonio Di Rosa, El Pibe, è la storia di chi ce l’ha fatta. A 15 anni Antonio parte dall’Argentina, terra di emigrazione dei suoi genitori, con 8 dollari in tasca. Determinato a realizzare i suoi sogni, svolge mille lavori, attraversa la Grande depressione e quindi il New Deal, fino ad aprire una bottega da carbonaio e a rifornire la casa del Presidente Roosevelt. È il sogno americano realizzato.
Il diario di Antonio Di Rosa è uno degli otto finalisti al Premio Pieve la cui premiazione si terrà a Pieve Santo Stefano domenica 15 settembre. L’opera ritenuta più meritevole dalla Giuria nazionale, fra le otto finaliste, è premiata con 1.000€ e la pubblicazione del testo, a cura della casa editrice Terre di mezzo (dal 2001).
Gli scritti partecipanti al concorso, pervenuti in Archivio entro il mese di gennaio di ogni anno, vengono valutati – in base alla loro genuinità originale – e quindi selezionati dalla Commissione di lettura fino alla scelta degli otto testi finalisti. Questi sono poi affidati all’esame della Giuria Nazionale. Non costituisce elemento di giudizio la forma eventualmente sgrammaticata o poco corretta della scrittura, e, anzi, l’Archivio invita a rispettare la forma originaria del testo, senza apportare modifiche, tagli, correzioni o altre forme di rielaborazione.
Per informazioni:
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