Teresa Pacetti nasce nel 1931 in piena epoca fascista. Esaltata dall’entrata in guerra dell’Italia, di giorno in giorno assiste impotente allo sgretolarsi di tutte le sue certezze, a La caduta degli idoli. Dal balcone di casa Teresa scorge lo sbarco della flotta angloamericana sulle spiagge di Anzio. La sua famiglia sfolla in Toscana e arriva in provincia di Massa dove nel giugno del 1944 si consuma l’eccidio nazifascista che costa la vita a 60 persone. Dopo la guerra Teresa scopre l’amore e conosce Primo, il futuro marito.
Il diario di Teresa Pacetti è uno degli otto finalisti al Premio Pieve la cui premiazione si terrà a Pieve Santo Stefano domenica 15 settembre. L’opera ritenuta più meritevole dalla Giuria nazionale, fra le otto finaliste, è premiata con 1.000€ e la pubblicazione del testo, a cura della casa editrice Terre di mezzo (dal 2001).
Gli scritti partecipanti al concorso, pervenuti in Archivio entro il mese di gennaio di ogni anno, vengono valutati – in base alla loro genuinità originale – e quindi selezionati dalla Commissione di lettura fino alla scelta degli otto testi finalisti. Questi sono poi affidati all’esame della Giuria Nazionale. Non costituisce elemento di giudizio la forma eventualmente sgrammaticata o poco corretta della scrittura, e, anzi, l’Archivio invita a rispettare la forma originaria del testo, senza apportare modifiche, tagli, correzioni o altre forme di rielaborazione.
Per informazioni:
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