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Dall’Oltrarno a casa Buonarroti sei percorsi per scoprire Firenze

Per tutto gennaio la Cooperativa Archeologica propone itinerari tra i tesori artistici e architettonici della città, con visita al Museo dell’Opera del Duomo per ammirare tutte e tre le porte bronzee del Battistero

Dalle chiese d’Oltrarno a casa Buonarroti fino ai cenacoli fiorentini, passando per una visita al Museo dell’Opera del Duomo per ammirare le tre porte bronzee del Battistero appena restaurate. Sono solo alcuni dei sei itinerari guidati di gennaio firmati “Enjoy Firenze”, il cartellone di percorsi guidati alla scoperta dei tesori artistici e architettonici di Firenze e della Toscana in compagnia di esperti e archeologi curato da Cooperativa Archeologia.

Primo appuntamento del mese domenica 5 gennaio, con un itinerario che farà scoprire ai partecipanti la vera storia dell’ascesa della famiglia Medici e nello specifico del potere di Lorenzo il Magnifico. Si partirà dal così detto “Quartiere mediceo”, per parlare di San Lorenzo, una delle chiese più antiche della città, la cui ricostruzione agli inizi del ‘400 fu affidata da Giovanni di Bicci, capostipite della famiglia Medici, a Filippo Brunelleschi, che diresse il grande cantiere fino alla sua morte avvenuta nel 1446. Si visiterà Palazzo Medici: antica proprietà di famiglia, fatta costruire da Cosimo il Vecchio alla metà del XV secolo dal suo architetto di fiducia, Michelozzo; proseguendo verso Piazza Duomo, si parlerà dei rapporti dei potenti Medici con le famiglie rivali dei Pazzi, sfociati nella famosa congiura del 1478, soffermandosi davanti al loro Palazzo del in Via del Proconsolo, e degli Albizi, il cui Palazzo omonimo si trova in Borgo Albizi.

Cappella Brancacci Battesimo dei neofiti Masaccio

Sabato 11 gennaio sarà possibile visitare due gioielli dell’Oltrarno: Santo Spirito, che con la sua facciata domina l’omonima piazza, costruita sui resti del duecentesco convento agostiniano distrutto da un incendio nel 1471, e ultimo capolavoro di Filippo Brunelleschi, che la iniziò nel 1444; e il complesso di Santa Maria del Carmine con la Cappella Brancacci, che rappresenta uno degli esempi più elevati di pittura del Rinascimento; la Cappella è infatti frutto della collaborazione di due dei più grandi artisti dell’epoca, Masaccio e Masolino da Panicale, ai quali si aggiungerà la mano di Filippino Lippi chiamato a completare l’opera circa cinquant’anni dopo.

Tra gli appuntamenti domenica 12 gennaio è in programma la visita a casa Buonarroti, luogo della memoria e della celebrazione del genio di Michelangelo. Questo museo e monumento offre l’emozione di ammirare due celebri capolavori della prima giovinezza di Michelangelo, la Madonna della scala, testimonianza dello studio appassionato di Donatello, e la Battaglia dei centauri, segno dell’amore per l’arte classica. Ma non meno significativo, per chi varca il portone del palazzo secentesco, è collegare le opere michelangiolesche con le vicende della famiglia Buonarroti, che si è prodigata per ampliare la dimora, per abbellirla, per conservarvi preziose eredità culturali, per raccogliervi rare collezioni d’arte: dipinti, sculture, maioliche e reperti archeologici distribuiti oggi nei due piani del Museo.

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Tra le novità del mese, domenica 19, appuntamento con “Capolavori risvelati” un’imperdibile occasione per ammirare tutte e tre le Porte bronzee del Battistero, visitando il grande Museo dell’Opera del Duomo. Da Donatello a Michelangelo, dal Ghiberti ai Della Robbia, da Arnolfo di Cambio ad Andrea Pisano, fino a Pollaiuolo e Andrea del Verrocchio: il grande Museo dell’Opera del Duomo conserva la più importante collezione al mondo di scultura sacra medievale e rinascimentale fiorentina, in un edificio completamente rinnovato che ospita 750 opere.
Di recente, il nuovo allestimento ha permesso di dare nuova luce a capolavori come le tre Porte del Battistero, ora finalmente riunite, in un trionfo di dorature che esaltano i dettagli delle sculture, a restituire la magnificenza del Battistero e a raccontare quei rilievi che sembrano una preghiera. Realizzata quasi 700 anni fa da Andrea Pisano, uno dei maggiori artisti del Trecento, discepolo e collaboratore di Giotto, anche la Porta Sud è stata di recente collocata nella Sala del Paradiso del Museo, accanto alla Porta Nord e a quella del Paradiso, entrambe opera di Lorenzo Ghiberti.Dal 9 dicembre sono visibili al pubblico, in un allestimento straordinario, di fronte alla ricostruzione dell’antica facciata del Duomo, così come concepita da Arnolfo di Cambio.

Domenica 26 gennaio alle 11, è in programma una visita a due luoghi esemplari ma quasi sconosciuti ai grandi flussi turistici, nonostante la posizione in pieno centro città: Il Cenacolo di Sant’Apollonia, che faceva parte dell’antico monastero delle Benedettine di Sant’Apollonia, affrescato da Andrea del Castagno con l’Ultima Cena, la Crocifissione, la Deposizione e la Resurrezione; e il Chiostro dello Scalzo, affrescato dal grande pittore fiorentino Andrea del Sarto con scene rappresentanti la vita di Giovanni Battista e le Virtù.

Ad arricchire il cartellone degli appuntamenti di gennaio due visite guidate al Museo delle Navi Antiche di Pisa. Un itinerario diventato ormai un must nel calendario degli appuntamenti mensili proposti da Enjoy. Domenica 18 gennaio (ore 11) e sabato 25 gennaio (ore 16) sarà possibile visitare la nuova e straordinaria esposizione delle Navi Antiche di Pisa presso gli Arsenali Medicei. Un museo unico al mondo nel quale poter ammirare le trenta imbarcazioni di epoca romana emerse durante i lavori di ampliamento della Stazione di Pisa San Rossore nel 1998, molte con ancora il loro carico a bordo. Gli archeologi di Cooperativa Archeologia, scavando per quasi vent’anni, hanno dissotterrato un tesoro inestimabile. Oggi grazie ai complessi e sperimentali interventi di restauro e conservazione è possibile ammirare una flotta di navi perfettamente integre e antiche di 2000 anni.

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