È agli Uffizi di Firenze la prima mostra al mondo dedicata a Pietro l’Aretino (1492-1556), poeta, scrittore, drammaturgo e penna satirica. La rassegna dal titolo ‘Pietro l’Aretino e l’arte del Rinascimento’ aperta dal 27 novembre fino al 1° marzo 2020, raccoglie oltre 100 opere tra pittura, grafica, libri a stampa, scultura, arti decorative, provenienti in alcuni casi da musei internazionali, che raccontano la vita e l’attività di Aretino nei luoghi simbolo del Rinascimento.
sfoglia la galleryAd aprire la mostra è il ‘Ritratto di Pietro Aretino’, capolavoro di Tiziano, conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Il percorso propone, tra le altre opere, lo ‘Stendardo della Resurrezione’ (prestito della Galleria delle Marche di Urbino), una rassegna dei ritratti dei potenti con i quali Pietro l’Aretino fu in contatto, alcune pagine dell’edizione originale dei ‘Sonetti lussuriosi‘ e una selezione di lettere scambiate con i principali protagonisti dell’epoca.
Chiude la mostra la sezione intitolata ‘Imago Petri’ focalizzata sulla promozione visiva che l’Aretino seppe fare della sua figura. La mostra include infine un ‘cameo’ cinematografico con la proiezione di alcune immagini del ‘Mestiere delle armi’ nel quale Pietro l’Aretino, interpretato dall’attore Sasa Vulicevic, svolge il ruolo di voce narrante e compare in numerose scene.
“Questa mostra sofisticata e composita – ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – è un’avvincente narrazione per immagini dell’Italia del Cinquecento attraverso la vita di una delle figure più emblematiche di quel tempo. Il concetto narrativo che presiede alle varie sezioni, con capolavori prestati da collezioni sparse in tutto il mondo, pare ispirato dall’animo stesso di questo grande intellettuale dalla fecondissima penna”.