Oltre 300 gioielli in oro, pezzi unici, non riproducibili e non commerciabili. Si tratta di ‘Oro d’autore’, la collezione che la Regione Toscana ha acquistato il 30 dicembre scorso da Arezzo Fiere per un valore di poco superiore a 1,8 milioni di euro. L’operazione e il suo significato sono stati illustrati oggi ad Arezzo dallo stesso presidente della Toscana, Enrico Rossi. Tra gli obiettivi perseguiti, ampliare e valorizzare il Museo dell’oro, a Palazzo di Fraternita ad Arezzo, quale simbolo di identità del distretto orafo aretino, e promuovere lo sviluppo del tessuto economico, sociale e culturale del territorio.
Oro d’autore, ricorda la Regione Toscana, nasce nel 1987 con l’obiettivo di creare una collezione di arte orafa contemporanea in grado di valorizzare e promuovere il gioiello made in Italy: il progetto unisce all’estro di artisti nazionali e stranieri la maestria delle più grandi aziende orafe italiane.
Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Vogue Gioiello e Vogue Accessory, realizzati anche gioielli che coniugano lo stile e l’originalità di stilisti con la tradizione orafa italiana: maison come Armani, Ferrè, Fendi, Prada, Gucci, Ferragamo, Dolce e Gabbana, Vivienne Westwood, e altre ancora hanno aderito all’iniziativa e nel 2003 è nata la prima collezione, ‘It Jewels’, mostra nella quale trenta stilisti hanno realizzato i loro pezzi unici.