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Firenze saluta Franco Zeffirelli: lutto cittadino e funerali in Duomo

L’arcivescovo Giuseppe Betori officerà le esequie del regista, mentre il feretro è esposto nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio

Come per il poeta Mario Luzi e, prima di lui, Giorgio La Pira, il ‘sindaco santo’ che fu uno dei suoi istitutori al convento di San Marco: in via eccezionale per le personalità laiche, il Duomo di Firenze ospiterà i funerali di Franco Zeffirelli. Ad officiare le esequie, martedì alle 11, sarà l’arcivescovo Giuseppe Betori che lo stesso regista aveva accolto in città, insieme a tanti altri fiorentini, il 26 ottobre 2008 quando il cardinale aveva fatto il suo ingresso nella diocesi. Betori, esprimendo il cordoglio della Chiesa di Firenze per la scomparsa del maestro, ha voluto ricordare la sua “più volte ribadita professione di fede cattolica” e come “nella sua opera abbia mostrato la bellezza della fede e abbia proposto la bellezza come strada verso la fede”.

Invece il salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio oggi ha accolto il feretro di Zeffirelli arrivato da Roma, città dove viveva e dove si è spento all’età a 96 anni: dalle 11 alle 23 di oggi si terrà la camera ardente.
Domani, in occasione delle esequie sarà proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata. L’ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella per rendere omaggio “a uno dei più grandi esponenti della cultura mondiale”, un fiorentino dal carattere “verace” e una “passione instancabile per il lavoro e per la sua città”, prevede l’esposizione sugli edifici pubblici della bandiera della città di Firenze abbrunata o a mezz’asta e segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e sui veicoli di servizio pubblico.

Il regista sarà poi tumulato nella cappella di famiglia al cimitero monumentale delle Porte Sante, a San Miniato al Monte, dove riposano altri fiorentini illustri: da Carlo Lorenzini, meglio conosciuto come Carlo Collodi, il babbo di Pinocchio a Vasco Pratolini, da Giovanni Spadolini a Paolo Poli.
I funerali e la sepoltura a Firenze “sono la chiusura di un cerchio: è figlio di Firenze, lo riporteremo a casa sua”, ha spiegato Pippo, il figlio di Zeffirelli, ricordando che la scelta delle Porte Sante era una decisione presa “insieme a lui già una decina di anni fa, quando iniziò a stare male: era molto contento, è un posto magico”.

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