Va avanti spedito il percorso avviato appena qualche giorno fa a Firenze tra la Regione Toscana e il ministro Boccia sul tema dell’autonomia differenziata. Il primo incontro con la struttura tecnica del ministero – che si occuperà di negoziare e stipulare poi un’intesa con il Governo – si terrà a Roma il 28 ottobre prossimo.
La Toscana chiede maggiore autonomia in particolare su dieci materie tra cui il governo del territorio all’ambiente. E poi ancora i beni culturali, il lavoro, l’istruzione tecnica professionale e la formazione, i porti, l’accoglienza e assistenza ai rifugiati e la sanità. La richiesta di maggiore autonomia si estende anche al coordinamento della finanza pubblica e alle autonomie locali, in forza della legislazione avanzata su associazionismo, fusioni, riordino delle ex funzioni provinciali ma anche semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese.
“Auspico – commenta l’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli – di poter andare, una volta che il Parlamento avrà varato la legge quadro, ad una rapida approvazione della norma che riguarderà l’autonomia della Toscana. Voglio fare tre esempi rispetto ad alcune delle richieste che abbiamo fatto. Sulla sanità vogliamo poter decidere, in presenza di un bilancio in regola come il nostro, di assumere il personale che ci serve, senza vincoli. Saremo così meglio in grado di dare al sistema sanitario regionale una maggiore efficienza. Sui beni culturali vogliamo avere la possibilità di coordinare eventi e percorsi promozionali tenendo conto del patrimonio comunale, regionale e statale presente in Toscana. In tema di sicurezza sul lavoro riteniamo necessario poter disporre controlli contando sulla presenza congiunta dell’ispettorato del lavoro”.