I consumi dei toscani, nel 2018, sono aumentati mediamente dell’1,3% rispetto a un dato nazionale di +0,8 per cento. Il quadro della spesa per i beni durevoli nella nostra regione viene tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia e presentato a Firenze.
Nel 2018 i toscani hanno speso di più per acquistare auto usate (4,9%) mentre sono calate quelle nuove (-1,2%). Il mercato dei motoveicoli è cresciuto meno che in altre regioni (3,7%), in positivo anche gli elettrodomestici (2,4%), i mobili (1,6%) mentre l’elettronica di consumo (-2,4%) e l’information technology (-1,9%) hanno registrato un arretramento.
«Nell’anno appena concluso – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – per l’acquisto di beni durevoli le famiglie toscane hanno speso complessivamente 4 miliardi e 596 milioni di euro con una crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente, superiore alla media nazionale (0,8%) e a quella del Centro (0,9%). Oltre un terzo (34,5%) è rappresentato dall’acquisto di auto nuove per un totale di 1 miliardo e 585 milioni».
Il quadro provinciale è in sostanziale crescita con due sole eccezioni: «La spesa per i durevoli – sottolinea Bardazzi – è cresciuta soprattutto a Firenze (2,1%), Arezzo (1,8%) e Siena (1,7%), seguite da Livorno (1,3%), Pistoia e Pisa (1,1% entrambe), Grosseto (1%) e Lucca (0,7%). A Prato (0,1%) e Massa Carrara (-0,4%) si segnala, invece, una stabilizzazione degli acquisti».
Nel 2018 una famiglia toscana ha destinato mediamente ai beni durevoli 2.779 euro, valore inferiore solo a Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Veneto. Prato, con una spesa pari a 3.127 euro per famiglia, conserva il primato su tutte le province italiane, Lucca (2.947 euro) occupa il 5° posto e Pisa (2.934) si colloca in ottava posizione nazionale. Seguono Pistoia (2.883 euro, 13a nella graduatoria nazionale), Siena (2.821), Firenze (2.756), Arezzo (2.739), Livorno (2.646). Continuano ad occupare posizioni più arretrate Massa Carrara (2.455 euro) e Grosseto (2.346), rispettivamente 53esima e 56esima sulle 103 province italiane.
Firenze. Nel 2018 in provincia di Firenze – secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic – la spesa per beni durevoli è stata di 1 miliardo e 256 milioni di euro (+2,1%). A fare la parte del leone sono gli acquisti di auto nuove con 411 milioni di euro (un terzo del totale), dato in lieve crescita rispetto all’anno precedente (+0,2%). Il mercato dell’auto usata è stato molto più dinamico (+5,8%) ed ha superato i 329 milioni di euro. Anche gli elettrodomestici piccoli e grandi hanno fatto registrare buone performance (+ 2,6%) sfiorando i 90 milioni di euro spesi. Nell’anno appena trascorso i fiorentini hanno acquistato anche più mobili (+1,9%), che rappresentano il 23% della spesa totale con 291 milioni di euro pari 637 euro per famiglia. In calo del 2,2% la spesa per elettronica di consumo (46 milioni di euro) e per l’information technology (- 1,7% e 43 milioni di euro). Pisa. Vale 537 milioni (+1,1%) il mercato dei beni durevoli in provincia di Pisa nel 2018, in linea con la crescita media registrata nella regione. Il comparto dell’auto usata ha fatto rilevare il migliore incremento percentuale in Toscana per un totale di 120 milioni di euro. La spesa per le auto nuove, che pesano di più in valore (208 milioni di euro), è diminuita dell’1,5%. L’acquisto complessivo di motoveicoli in provincia di Pisa ha toccato 17 milioni di euro, in aumento dell’1,5%. Nell’anno appena trascorso i consumi in elettrodomestici sono stati di 36 milioni di euro, in progressione del 2,1%. L’Osservatorio dei Consumi Findomestic registra un buon andamento del comparto mobili: +1,6% e 120 milioni di euro di spesa pari a 655 euro per famiglia. In sofferenza, come nel resto della regione, l’elettronica di consumo (-2,7% e 18 milioni di euro) e l’information technology (-2,2% e 17 milioni di euro). Lucca. Le famiglie della provincia di Lucca nel 2018 hanno speso poco più di mezzo miliardo di euro (501milioni, +0,7%) in beni durevoli nel 2018. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic l’acquisto di auto nuove rappresenta il 37% dei consumi totali (185 milioni di euro) e ha avuto nel 2018 un calo del 2,1%. Il mercato delle auto usate ha guadagnato terreno (+3,8%) raggiungendo i 124 milioni di euro. A Lucca i motoveicoli hanno registrato la migliore crescita della regione: + 13,4% e 14 milioni di euro spesi. Gli acquisti di elettrodomestici, piccoli e grandi, che totalizzano 34 milioni di euro, sono aumentati del 2%. Incremento dell’1,2%, sotto la media regionale (1,6%), per i mobili che valgono 113 milioni di euro, con una spesa media per famiglia di 663 euro, tra le più altre in Toscana. Sono diminuiti del 2,9% gli acquisti sia per l’elettronica di consumo (17 milioni di euro) e del 2,3% per l’information technology (15 milioni di euro). Arezzo. Nel 2018 la provincia di Arezzo ha contribuito al mercato dei beni durevoli con una spesa di 404 milioni di euro, principalmente destinati all’acquisto di auto nuove per 136 milioni con una crescita dello 0,5%, la più alta di tutta la regione. Le auto usate, come nel resto della Toscana, sono andate meglio (+4%) portando gli acquisti a 110 milioni di euro. I motoveicoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, valgono 8 milioni di euro e le vendite in provincia sono aumentate del 4,7%. Gli acquisti di elettrodomestici hanno sfiorato i 30 milioni di euro con una progressione del 2,7%. Gli aretini hanno speso l’1,7% in più per comprare mobili con una spesa totale di 93 milioni di euro e 634 euro di media per ogni famiglia. Il comparto più in “sofferenza” è stato quello dell’elettronica di consumo (-2,2% e 15 milioni di euro di spesa) seguito dall’information and technology (-1,7% e 12 milioni di euro). Livorno. Secondo L’Osservatorio Findomestic in provincia di Livorno i consumi per beni durevoli nel 2018 si sono attestati a 413 milioni di euro (+1,3%), con le auto nuove (141 milioni di euro) che costituiscono un terzo del totale e registrano un calo dell’1,1% rispetto al 2018. Sono andate molto meglio le auto usate: + 4,9% e 101 milioni di euro spesi. La provincia è la seconda della regione per valore della spesa nei motoveicoli (21 milioni di euro) cresciuta del 3,9% nel corso dell’ultimo anno. Gli elettrodomestici acquistati nel 2018 ammontavano a 29 milioni di euro con un aumento del 2,2%. A Livorno i mobili, terzo comparto per valore con 94 milioni di euro, hanno fatto rilevare un + 1,4% di acquisti e una spesa media per famiglia di 599 euro. Come nel resto della Toscana, elettronica di consumo e information technology sono arretrati: rispettivamente -2,6% (14 milioni di euro) e – 2% (13 milioni di euro). Pistoia. I consumi totali per l’acquisto di beni durevoli in provincia di Pistoia hanno raggiunto a fine 2018 i 362 milioni di euro (+1,1%). Il mercato delle auto nuove è stato tra i più in difficoltà della Toscana con un calo del 2,8% per un totale di 130 milioni di euro. L’acquisto di auto usate ha avuto un buon impulso: + 6,2% (93 milioni di euro), la migliore performance regionale. Più contenuto il mercato dei motoveicoli nel pistoiese (6 milioni di euro) è cresciuto del 6,8%. Le famiglie della provincia hanno comprato anche più elettrodomestici (+2,8% e 26 milioni di euro) e più mobili (+1,9% e 85 milioni di euro). L’Osservatorio Findomestic ha rilevato tra i peggiori risultati della regione per elettronica di consumo (- 2% e 12 milioni di euro) e information technology (-1,3%). Siena. Le famiglie della provincia di Siena nel 2018 hanno speso 338 milioni di euro (+1,7%) in beni durevoli nel 2018. L’Osservatorio Findomestic ha rilevato che i comparti auto nuove e usate si sono avvicinati. Quelle nuove hanno avuto un calo dello 0,4% a 111 milioni di euro e quelle usate un incremento del 5% salendo a 102 milioni di euro. Insieme rappresentano il 63% del totale speso per i beni durevoli. La spesa per i motoveicoli è aumentata del 6,9%, meglio che nelle altre province, per arrivare a 9 milioni di euro. Crescita nella media regionale per elettrodomestici (+2,2% e 23 milioni di euro) e mobili (+ 1,2% e 70 milioni) dove si registra la spesa media per famiglia più bassa della regione (583 euro). Gli acquisti nell’information technology sono andati peggio che in altre province toscane (-2,5% e 11 milioni di euro), in negativo anche gli acquisti per l’elettronica di consumo (-2,6% e 12 milioni di euro). Grosseto. I consumi per beni durevoli in provincia di Grosseto sono stati lo scorso anno pari a 243 milioni di euro (+1%). A Grosseto il mercato delle auto usate vale ormai più di quelle nuove. Secondo l’Osservatorio Findomestic nel 2018 l’acquisto di auto nuove è diminuito dell’1,7% per un totale di 66 milioni di euro mentre gli acquisti di auto usate sono aumentati del 4% portando il totale a 74 milioni di euro. Stabili i motoveicoli (7 milioni di euro). La spesa delle famiglie per elettrodomestici (+2% e 18 milioni di euro) e mobili (+1,1% e 62 milioni di euro) è avanzata a ritmi inferiori della media regionale. Gli acquisiti in elettronica di consumo (-2,8% e 8 milioni di euro) e information technology (-2,5% e 8 milioni di euro), infine, sono diminuiti più che nelle altre province toscane. Prato. Secondo l’Osservatorio Findomestic i consumi per beni durevoli in provincia di Prato nel 2018 si sono fermati a 322 milioni di euro (+0,1%) come l’anno precedente. Su questo risultato ha pesato soprattutto la flessione dell’auto nuova, che costituisce quasi il 39% sul totale della spesa, e che ha avuto il calo più consistente (-2,9%) della regione dopo Massa Carrara. Analogamente il mercato delle auto usate si è incrementato dell’1,9% (73 milioni di euro), meno che in tutte le altre province. Nonostante tutto Prato rimane la provincia italiana con la spesa media per famiglia in beni durevoli più elevata (3.127 euro). Tutti gli altri comparti nel pratese sono andati meglio. L’acquisto di motoveicoli ha fatto registrare un + 6,5% (7 milioni di euro). La vendita di elettrodomestici grandi e piccoli è stata la più attiva nella regione (+3,8%) così come per i mobili (+2,3%). Prato mostra una “predilezione” per i mobili con la spesa media per famiglia più alta della regione: 702 euro. E’ anche l’unica provincia toscana dove hanno tenuto gli acquisti in information technology (11 milioni di euro) e in elettronica di consumo (-0,9% e 12 milioni di euro). Massa Carrara. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic l’unica provincia che ha fatto rilevare nel 2018 consumi in calo per i beni durevoli è Massa Carrara: – 0,4% e 219 milioni di euro complessivi. Il mercato delle auto nuove è arretrato più delle altre province: – 3,5% (74 milioni di euro). Per quelle usate l’incremento è stato più basso che altrove: + 3% (49 milioni di euro). E’ anche l’unica provincia toscana dove la spesa per i motoveicoli è scesa (- 1,5% e 7 milioni di euro). Gli elettrodomestici hanno avuto la progressione più contenuta della regione: +1,8% e 18 milioni di euro. Poco sotto la media regionale l’aumento delle vendite di mobili: +1,2% per un totale di 56 milioni di euro e una media per famiglia di 622 euro. Sono andati male gli acquisti in elettronica di consumo (-3,2% e 9 milioni di euro) e information technology (-2,5% e 7 milioni di euro).
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Firenze. Nel 2018 in provincia di Firenze – secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic – la spesa per beni durevoli è stata di 1 miliardo e 256 milioni di euro (+2,1%). A fare la parte del leone sono gli acquisti di auto nuove con 411 milioni di euro (un terzo del totale), dato in lieve crescita rispetto all’anno precedente (+0,2%). Il mercato dell’auto usata è stato molto più dinamico (+5,8%) ed ha superato i 329 milioni di euro. Anche gli elettrodomestici piccoli e grandi hanno fatto registrare buone performance (+ 2,6%) sfiorando i 90 milioni di euro spesi. Nell’anno appena trascorso i fiorentini hanno acquistato anche più mobili (+1,9%), che rappresentano il 23% della spesa totale con 291 milioni di euro pari 637 euro per famiglia. In calo del 2,2% la spesa per elettronica di consumo (46 milioni di euro) e per l’information technology (- 1,7% e 43 milioni di euro). Pisa. Vale 537 milioni (+1,1%) il mercato dei beni durevoli in provincia di Pisa nel 2018, in linea con la crescita media registrata nella regione. Il comparto dell’auto usata ha fatto rilevare il migliore incremento percentuale in Toscana per un totale di 120 milioni di euro. La spesa per le auto nuove, che pesano di più in valore (208 milioni di euro), è diminuita dell’1,5%. L’acquisto complessivo di motoveicoli in provincia di Pisa ha toccato 17 milioni di euro, in aumento dell’1,5%. Nell’anno appena trascorso i consumi in elettrodomestici sono stati di 36 milioni di euro, in progressione del 2,1%. L’Osservatorio dei Consumi Findomestic registra un buon andamento del comparto mobili: +1,6% e 120 milioni di euro di spesa pari a 655 euro per famiglia. In sofferenza, come nel resto della regione, l’elettronica di consumo (-2,7% e 18 milioni di euro) e l’information technology (-2,2% e 17 milioni di euro). Lucca. Le famiglie della provincia di Lucca nel 2018 hanno speso poco più di mezzo miliardo di euro (501milioni, +0,7%) in beni durevoli nel 2018. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic l’acquisto di auto nuove rappresenta il 37% dei consumi totali (185 milioni di euro) e ha avuto nel 2018 un calo del 2,1%. Il mercato delle auto usate ha guadagnato terreno (+3,8%) raggiungendo i 124 milioni di euro. A Lucca i motoveicoli hanno registrato la migliore crescita della regione: + 13,4% e 14 milioni di euro spesi. Gli acquisti di elettrodomestici, piccoli e grandi, che totalizzano 34 milioni di euro, sono aumentati del 2%. Incremento dell’1,2%, sotto la media regionale (1,6%), per i mobili che valgono 113 milioni di euro, con una spesa media per famiglia di 663 euro, tra le più altre in Toscana. Sono diminuiti del 2,9% gli acquisti sia per l’elettronica di consumo (17 milioni di euro) e del 2,3% per l’information technology (15 milioni di euro). Arezzo. Nel 2018 la provincia di Arezzo ha contribuito al mercato dei beni durevoli con una spesa di 404 milioni di euro, principalmente destinati all’acquisto di auto nuove per 136 milioni con una crescita dello 0,5%, la più alta di tutta la regione. Le auto usate, come nel resto della Toscana, sono andate meglio (+4%) portando gli acquisti a 110 milioni di euro. I motoveicoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, valgono 8 milioni di euro e le vendite in provincia sono aumentate del 4,7%. Gli acquisti di elettrodomestici hanno sfiorato i 30 milioni di euro con una progressione del 2,7%. Gli aretini hanno speso l’1,7% in più per comprare mobili con una spesa totale di 93 milioni di euro e 634 euro di media per ogni famiglia. Il comparto più in “sofferenza” è stato quello dell’elettronica di consumo (-2,2% e 15 milioni di euro di spesa) seguito dall’information and technology (-1,7% e 12 milioni di euro). Livorno. Secondo L’Osservatorio Findomestic in provincia di Livorno i consumi per beni durevoli nel 2018 si sono attestati a 413 milioni di euro (+1,3%), con le auto nuove (141 milioni di euro) che costituiscono un terzo del totale e registrano un calo dell’1,1% rispetto al 2018. Sono andate molto meglio le auto usate: + 4,9% e 101 milioni di euro spesi. La provincia è la seconda della regione per valore della spesa nei motoveicoli (21 milioni di euro) cresciuta del 3,9% nel corso dell’ultimo anno. Gli elettrodomestici acquistati nel 2018 ammontavano a 29 milioni di euro con un aumento del 2,2%. A Livorno i mobili, terzo comparto per valore con 94 milioni di euro, hanno fatto rilevare un + 1,4% di acquisti e una spesa media per famiglia di 599 euro. Come nel resto della Toscana, elettronica di consumo e information technology sono arretrati: rispettivamente -2,6% (14 milioni di euro) e – 2% (13 milioni di euro). Pistoia. I consumi totali per l’acquisto di beni durevoli in provincia di Pistoia hanno raggiunto a fine 2018 i 362 milioni di euro (+1,1%). Il mercato delle auto nuove è stato tra i più in difficoltà della Toscana con un calo del 2,8% per un totale di 130 milioni di euro. L’acquisto di auto usate ha avuto un buon impulso: + 6,2% (93 milioni di euro), la migliore performance regionale. Più contenuto il mercato dei motoveicoli nel pistoiese (6 milioni di euro) è cresciuto del 6,8%. Le famiglie della provincia hanno comprato anche più elettrodomestici (+2,8% e 26 milioni di euro) e più mobili (+1,9% e 85 milioni di euro). L’Osservatorio Findomestic ha rilevato tra i peggiori risultati della regione per elettronica di consumo (- 2% e 12 milioni di euro) e information technology (-1,3%). Siena. Le famiglie della provincia di Siena nel 2018 hanno speso 338 milioni di euro (+1,7%) in beni durevoli nel 2018. L’Osservatorio Findomestic ha rilevato che i comparti auto nuove e usate si sono avvicinati. Quelle nuove hanno avuto un calo dello 0,4% a 111 milioni di euro e quelle usate un incremento del 5% salendo a 102 milioni di euro. Insieme rappresentano il 63% del totale speso per i beni durevoli. La spesa per i motoveicoli è aumentata del 6,9%, meglio che nelle altre province, per arrivare a 9 milioni di euro. Crescita nella media regionale per elettrodomestici (+2,2% e 23 milioni di euro) e mobili (+ 1,2% e 70 milioni) dove si registra la spesa media per famiglia più bassa della regione (583 euro). Gli acquisti nell’information technology sono andati peggio che in altre province toscane (-2,5% e 11 milioni di euro), in negativo anche gli acquisti per l’elettronica di consumo (-2,6% e 12 milioni di euro). Grosseto. I consumi per beni durevoli in provincia di Grosseto sono stati lo scorso anno pari a 243 milioni di euro (+1%). A Grosseto il mercato delle auto usate vale ormai più di quelle nuove. Secondo l’Osservatorio Findomestic nel 2018 l’acquisto di auto nuove è diminuito dell’1,7% per un totale di 66 milioni di euro mentre gli acquisti di auto usate sono aumentati del 4% portando il totale a 74 milioni di euro. Stabili i motoveicoli (7 milioni di euro). La spesa delle famiglie per elettrodomestici (+2% e 18 milioni di euro) e mobili (+1,1% e 62 milioni di euro) è avanzata a ritmi inferiori della media regionale. Gli acquisiti in elettronica di consumo (-2,8% e 8 milioni di euro) e information technology (-2,5% e 8 milioni di euro), infine, sono diminuiti più che nelle altre province toscane. Prato. Secondo l’Osservatorio Findomestic i consumi per beni durevoli in provincia di Prato nel 2018 si sono fermati a 322 milioni di euro (+0,1%) come l’anno precedente. Su questo risultato ha pesato soprattutto la flessione dell’auto nuova, che costituisce quasi il 39% sul totale della spesa, e che ha avuto il calo più consistente (-2,9%) della regione dopo Massa Carrara. Analogamente il mercato delle auto usate si è incrementato dell’1,9% (73 milioni di euro), meno che in tutte le altre province. Nonostante tutto Prato rimane la provincia italiana con la spesa media per famiglia in beni durevoli più elevata (3.127 euro). Tutti gli altri comparti nel pratese sono andati meglio. L’acquisto di motoveicoli ha fatto registrare un + 6,5% (7 milioni di euro). La vendita di elettrodomestici grandi e piccoli è stata la più attiva nella regione (+3,8%) così come per i mobili (+2,3%). Prato mostra una “predilezione” per i mobili con la spesa media per famiglia più alta della regione: 702 euro. E’ anche l’unica provincia toscana dove hanno tenuto gli acquisti in information technology (11 milioni di euro) e in elettronica di consumo (-0,9% e 12 milioni di euro). Massa Carrara. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic l’unica provincia che ha fatto rilevare nel 2018 consumi in calo per i beni durevoli è Massa Carrara: – 0,4% e 219 milioni di euro complessivi. Il mercato delle auto nuove è arretrato più delle altre province: – 3,5% (74 milioni di euro). Per quelle usate l’incremento è stato più basso che altrove: + 3% (49 milioni di euro). E’ anche l’unica provincia toscana dove la spesa per i motoveicoli è scesa (- 1,5% e 7 milioni di euro). Gli elettrodomestici hanno avuto la progressione più contenuta della regione: +1,8% e 18 milioni di euro. Poco sotto la media regionale l’aumento delle vendite di mobili: +1,2% per un totale di 56 milioni di euro e una media per famiglia di 622 euro. Sono andati male gli acquisti in elettronica di consumo (-3,2% e 9 milioni di euro) e information technology (-2,5% e 7 milioni di euro).
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