È stato sottoscritto a Firenze dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi un accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione. L’accordo prevede l’adozione di una serie di misure che la Regione Toscana si impegna ad attuare: dalla limitazione della circolazione per alcune autovetture e veicoli commerciali a diesel al divieto di utilizzo dei generatori di calore alimentati a biomassa con una classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle” a incentivi per la loro sostituzione, dal potenziamento nelle aree urbane delle infrastrutture per la mobilità ciclo-pedonale all’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico locale alla piantumazione di specie arboree utili per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Il ministero, dal canto suo, contribuisce all’attuazione delle misure con finanziamenti fino a un massimo di 4 milioni di euro e si impegna ad attivarsi con i ministeri competenti, per esempio per individuare le risorse necessarie a finanziare la sostituzione dei veicoli oggetto dei divieti e aggiornare il decreto ministeriale del 2016 sul “Conto termico”.
“Siamo in infrazione europea per la qualità aria – ha osservato il ministro Costa – Se non si fa squadra, il problema non si risolve. Oggi qui a Firenze abbiamo fatto squadra: la progettazione per salvaguardare la salute dei cittadini italiani prende corpo anche con questo accordo, che va declinato con la legge clima – da noi fortemente voluta per dare una svolta ai modelli produttivi e di consumo italiani, oltre che agli stili di vita quotidiani -, gli accordi di programma sulla qualità dell’aria con le altre Regioni italiane, i 180 milioni di euro assegnati recentemente dal ministero alle Regioni del Bacino Padano. La strada è segnata, con un percorso strutturale Ministero-Regioni-Comuni”.
“Un accordo che dà il via a una situazione premiale per la qualità dell’aria della Toscana per la quale stiamo lavorando da tempo – ha affermato il governatore Rossi. Apprezzo molto il lavoro del governo e il nuovo dialogo che abbiamo avviato con il ministero dell’Ambiente, un dialogo che ci permette di dare le gambe a un’azione di sistema. Avremmo potuto uscire da soli, ma non avremmo avuto la stessa forza e la stessa efficacia che ci dà il fatto di rientrare all’interno di un sistema di politiche nazionali. Sono convinto che nel prossimo futuro, per il miglioramento ambientale della nostra regione, grazie al rapporto instaurato potremo portare a termine altre partite”.