Le piante endemiche italiane presenti cioè solo in Italia, sono oltre 1.400, un dato che rende lo Stivale il terzo Paese più ricco di diversità vegetale dell’area mediterranea. Lo rivela una nota dell’università di Pisa annunciando che è appena partito un progetto per conoscerle meglio e finanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e che nei prossimi tre anni, coinvolgerà le Università di Genova, Camerino, Napoli Federico II, Palermo e Cagliari.
“Numerosi studiosi – sottolinea il coordinatore dello studio, Lorenzo Peruzzi, docente dell’ateneo pisano – saranno impegnati nel progetto e attiveremo anche 15 nuove collaborazioni per giovani ricercatori per raccogliere dati sulle varie specie, con attività sia sul campo che in laboratorio”.
La sfida, infatti, è di accumulare nuove conoscenze per circa il 10% della flora endemica nazionale, integrando vari metodi di indagine sistematica, fra cui analisi distributive, morfologiche e genetiche, in modo da quantificare oggettivamente affinità e differenze tra le varie specie.
Uno degli obiettivi del progetto è quello di aggiornare lo stato di rischio delle specie studiate secondo gli standard dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, una onlus riconosciuta dall’Onu impegnata nel conservare la biodiversità mondiale. Il lavoro si concentrerà su quattro famiglie botaniche particolarmente ricche di specie endemiche (Asteraceae, Caryophyllaceae, Fabaceae e Plumbaginaceae).
“Grazie a questo progetto – conclude Peruzzi – riusciremo a contribuire significativamente allo sviluppo delle conoscenze sulla flora endemica e a innalzare ulteriormente il livello qualitativo delle collaborazioni tra botanici sistematici italiani”.