Ancora è presto per fare la conta dei danni dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana nelle ultime ore, con esondazioni, allagamenti e disagi sparsi a macchia d’olio in tutta la Regione. Però il governatore una certezza ce l’ha: ‘Stiamo dando una prova importante’. Rossi si riferisce al lavoro della Protezione Civile Regionale ed alla macchina dei soccorsi, pronta ad intervire per contrastare un evento che – come ricorda lo stesso presidente – ‘è uguale a quello del ’92 per livello e intensità, ma per estensione è superiore. Oltre a Firenze e il territorio intorno – ricorda il presidente- il maltempo ha toccato il grossetano, il livornese, il senese. Ma la situazione è sotto controllo’.
‘I vigili del fuoco hanno fatto centinaia di interventi, per frane, incidenti stradali, soccorso ai cittadini – precisa Rossi – la Protezione civile ha movimentato circa 800 volontari. I lavori fatti hanno funzionato. Ho registrato un grande salto di qualità della Protezione civile, un grande coordinamento”.
“Siamo una Regione che spende 100 milioni ogni anno per la regimazione delle acque – ha detto ancora il governatore – sto dalla parte dei sindaci, hanno fatto bene ad adottare i provvedimenti che hanno adottato, il primo pensiero è la vita delle persone. Le previsioni del tempo per domani non preannunciano nulla di buono. Ma faremo ogni sforzo per governare queste situazioni. Abbiamo un sistema di di protezione civile collaudato, che ha la capacità di andare subito al nodo. Sono stati straordinari i vigili del fuoco e straordinari i sindaci, che sono stati sempre sul posto e hanno giustamente adottato provvedimenti di precauzione”.
Poi Rossi, con l’assessore Fratoni, ha fatto il punto della situazione.”Le dighe hanno funzionato – ha chiarito -, la quantità di acqua entrata nella diga di Levane è uguale a quella che è uscita. Non è stata utilizzata la cassa di Figline, perché è a soglia fissa. La piena a Firenze e’ iniziata ora, ma al momento non si prevedono ora rischi particolari, non dovrebbero esserci particolari problemi di tenuta. Si può prevedere qualche esondazione dei canali minori, intorno a Firenze. La piena sta scemando sia sul Bisenzio che sull’Ombrone. Ora c’è un’allerta rossa per quanto riguarda l‘Arno da Empoli in poi. Con i nostri tecnici prevediamo che il picco a Pisa arrivi nella notte. ma abbiamo due riserve, una a Roffia e poi lo scolmatore”.
“Un’altra criticità e’ a Cecina nel livornese – ha proseguito il presidente – il picco di piena sta arrivando, ma c’è ancora una cassa non invasata. Il Grossetano e’ stato martoriato dalla pioggia, la tromba d’aria ha fatto danni su Orbetello e su Manciano. C’è’ stata l’esondazione del Magione. Un’ordinanza del sindaco ha stabilito che chi abita al pianoterra dovesse salire al primo piano, e chi dista meno di 400 metri dai corsi d’acqua dovesse allontanarsi. L’Ombrone grossetano dovrebbe raggiungere il picco nelle prossime ore. E’ previsto che possa esondare nella golena. Nel senese ci sono alcune criticità sulle strade provinciali”.