Livorno posticipa la propria candidatura a Capitale italiana della cultura al 2022. La decisione arriva dall’amministrazione comunale e resa nota al termine di una riunione in Regione tenutasi nelle scorse ore, alla quale erano presenti le quattro città toscane che hanno presentato la propria candidatura: oltre a Livorno anche Pisa, Volterra, Arezzo.
“Un amministratore e un’amministrazione devono essere in grado di sapere scegliere il momento giusto per fare le cose – ha detto il sindaco Luca Salvetti -. Noi crediamo nella cultura e lo abbiamo ampiamente dimostrato con l’allestimento della mostra dedicata a Modigliani e agli artisti di Montparnasse, ma siamo convinti che determinate scelte debbano essere fatte con cura e attenzione, e si deve anche avere il coraggio di spostarle nel tempo, al momento giusto”.
Per l’assessore livornese alla cultura Simone Lenzi, “la candidatura a capitale della Cultura è un’azione che si fa nell’interesse della città. C’è un’amministrazione che la promuove, unitamente ad un percorso condiviso con la città. Ma l’idea giusta della candidatura ha risentito delle elezioni amministrative, essendo nata a cavallo tra un’amministrazione che stava finendo il suo mandato e una nuova che si stava insediando. Proprio per questo il lavoro che da domani dovrà partire non è stato fatto al momento opportuno: dobbiamo prenderci 12 mesi di tempo per mettere in piedi la candidatura e da buoni livornesi, per indole e per orgoglio, vogliamo vincere. Una scelta, la nostra, frutto del buon senso”.