E’ tatuaggio mania: il giro d’affari è di circa 200 milioni di euro e – in Italia – gli studi professionali sono oltre 4 mila, con dati in continuo aumento. Un settore che si presenta in grande spolvero anche nel capoluogo toscano con la Florence Tattoo Convention che porterà alla Fortezza da Basso dall’8 al 10 novembre oltre 390 tatuatori da tutto il mondo.
L’obiettivo dell’Associazione Firenze Indelebile, organizzatrice e promotrice della manifestazione, è quello di sviluppare la sensibilità al tema dell’importanza delle norme igienico-sanitarie e mantenere dunque una rete di operatori del settore.
“All’interno della convention – ha sottolineato una delle organizzatrici, Silvia Bongianni – ci sono solo studi che possono lavorare in sicurezza e tranquillità”. “Dal punto di vista sanitario – ha fatto eco la collega Valentina Dragotto – facciamo molta attenzione, i controlli sono molto ristretti”.
“Queste manifestazioni – ha detto l’assessore alla sanità del Comune di Firenze Andrea Vannucci – ci consentono di far passare il messaggio che questo tipo di arte si può fare in modo più sicuro possibile attraverso un’attenzione particolare alle procedure igienico-sanitarie, in modo che ci sia sicurezza per chi fa il tatuaggio e per il cliente”.
Un occhio di riguardo – poi – sarà quello dedicato al tattoo come espressione artistica: tra gli ospiti ci saranno i polinesiani francesi dello studio Hoata Tiki Tattoo, i coreani dell’Orient jehoo, il neozelandese Julious Mora. Particolare attenzione è stata riservata alla selezione dei maestri tatuatori che utilizzano gli antichi strumenti tradizionali.
Prevista anche una sezione fotografica rivolta ai ritratti e un’area dedicata all’arte e alla cultura urbana.