Il rapporto Cerved, presentato ieri nel corso dell’iniziativa ‘Imprese 4.0. Aziende innovative e attività di ricerca industriale’, promossa dalla Regione Toscana a Firenze, traccia la fotografia del settore manifatturiero, oggi sempre più orientato a investire per innovare e digitalizzare i processi produttivi.
Dalle ricerche, spiega la Regione, ciò che emerge è un ecosistema della ricerca privata e pubblica altamente specializzato nello sviluppo di prodotti e processi innovativi integrati in ottica 4.0, e capace di posizionarsi come regione fortemente specializzata su alcune tematiche quali cyber security, artificial intelligence, advanced manufacturing, life science technologies o nuovi materiali e nanotecnologie.
“Questo studio ci fa tirare un sospiro di sollievo, anche se chiaramente dobbiamo continuare il lavoro avviato – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive della Toscana Stefano Ciuoffo – dalle due ricerche presentate oggi emerge infatti l’immagine di una Toscana propensa all’innovazione tecnologica ed attenta all’acquisizione di quelle competenze necessarie per mantenere la parte di mercato dove i prodotti della nostra economia sono apprezzati ma che rischia di erodersi laddove non si investa in innovazione”.
Il rapporto conferma la rischiosità degli investimenti in innovazione, ma anche il successo delle imprese che hanno scelto questa via, in termini di crescita di fatturato, redditività netta e produttività del lavoro. In una Toscana a due velocità anche il panorama delle startup innovative offre una prospettiva di riflessione sulla dimensione del sistema produttivo locale: con 391 società iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, la Toscana è l’ottava regione per presenza in termini assoluti, ma solo la diciassettesima per incidenza delle startup innovative sul sistema imprenditoriale.