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© Dino Mottola

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“Nero a Metà Experience”: la band di Pino Daniele in concerto al Teatro Puccini di Firenze

Sabato 3 maggio sul palco del teatro fiorentino tre musicisti che hanno accompagnato Pino Daniele: Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo alle tastiere e Agostino Marangolo alla batteria, insieme a un gruppo di giovani talenti per un omaggio al grande artista napoletano

Il tour di “Nero a Metà Experience”, un omaggio alla musica senza tempo di Pino Daniele fa tappa sabato 3 maggio al Teatro Puccini di Firenze.

Sul palco saliranno i musicisti che hanno accompagnato Pino nel suo percorso artistico, Gigi De Rienzo al basso, Ernesto Vitolo alle tastiere e Agostino Marangolo alla batteria, insieme a un gruppo di talentuosi giovani artisti: Jerry Popolo al sax, Carlo Fimiani alla chitarra e le voci di Emilia Zamuner, Savio Vurchio e Greg Rega, scelti non solo per la loro indiscussa capacità tecnica, ma anche per la sensibilità nell’interpretare lo spirito delle sue canzoni.

Il live vuole celebrare l’eredità di una vera e propria leggenda della scena musicale italiana. “Nero a metà Experience” è più che un concerto, è un incontro intimo con l’anima della musica di Pino Daniele, un invito aperto a tutti coloro che desiderano celebrare la musica dell’artista napoletano scomparso nel 2015.

Sarà anche un’opportunità unica per ascoltare dal vivo la musica di uno degli artisti più influenti e amati della scena musicale italiana, la cui opera continua a influenzare e ispirare musicisti ancora oggi.

Un’esperienza coinvolgente, ricca di passione e intensità, che non si limita a una mera riproposizione dei suoi successi: “Nero a Metà Experience” è una celebrazione della sua eredità artistica, un tributo che intende mantenere viva la sua visione musicale, proiettandola nel presente.

Agostino Marangolo – © Dino Mottola

Agostino Marangolo racconta Pino Daniele

“Io ho collaborato dal 1979 alla prima parte discografica del percorso di Pino Daniele ci ha raccontato il batterista Agostino Marangolo – da Je so’ pazzo, Chi tene ‘o mare, fino a Nero a Metà, Musicante, Sciò live e Schizzechea with Love. Poi abbiamo avuto un diverbio artistico che ci ha allontanati per 17 anni, addirittura. Ci siamo riuniti alla fine quando lui riportò Nero a Metà in tour e siamo rimasti insieme per tre, quattro anni”.

Si può dire che Pino Daniele soprattutto all’inizio della sua carriera è riuscito a riunire nella sua band musicisti di calibro internazionale 

Pino era corteggiato da tutti i musicisti più forti, in un momento storico come quello era raro nel pop italiano poter fare quella musica, era un privilegio. Pino con la cultura che aveva e il gusto musicale molto vicino al jazz e a cose più impegnate ha usufruito sempre nel meglio.

Qual è stata la straordinarietà del talento di Pino Daniele?

Napoli più di qualsiasi altra regione d’Italia ha creato dei talenti che poi sono diventate delle divinità come Troisi, Totò, Maradona. Di questi personaggi iconici la maggior parte erano talentuosi senza saperlo. Io sono convinto che la composizione e il talento sono qualità con cui tu nasci. La composizione non la puoi imparare al Conservatorio. Il vero compositore spesso è ignorante, pensa che Gianni Bella catanese che era di un’ignoranza totale, è stato il miglior autore di Adriano Celentano. Pino essendo chitarrista in più conosceva la musica americana: Chick Corea, Herbie Hancock, Earth Wind & Fire, quel mondo a cui negli anni ’70 noi musicisti guardavamo. Quindi la sua composizione aveva bisogno di musicisti che provenissero da quella cultura.

C’è un disco a cui sei particolarmente legato?

Io trovo Musicante il disco di Pino più originale, ha una ricerca voluta sia nei suoi che nella composizione secondo me unica e rara, ma come tutte le cose più particolari il disco non ha avuto lo stesso successo di altri.

Un tuo ricordo di Pino Daniele

Ne ho tanti, a Pino piaceva andare in vacanza a Tremiti perché non c’erano le macchine. Gli piaceva fare questo ‘ritiro’ prima delle tournée. Quando eravamo molto amici li raggiungevo con la mia compagna, e stavamo insieme Lucio Dalla, era molto divertente. Mi ricordo che Pino voleva arrivare presto e usava l’elicottero che partiva da Foggia, ma era terrorizzato. Pur di arrivare velocemente partiva in elicottero con la paura di cadere in ogni momento. Abbiamo fatto insieme anche tante altre cose molto più folli, ma queste meglio non scriverle. 

Nero a Metà Experience – © Dino Mottola

 

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