Rigenerazione urbana e mobilità sostenibile: sono questi i pilastri su cui la Regione Toscana sta costruendo il futuro di una “Toscana diffusa”, policentrica, capace di coniugare bellezza, efficienza e qualità della vita nei piccoli borghi come nelle città. Il punto della situazione è stato fatto nel corso del Festival dell’Identità toscana, con un focus sulle strategie delineate dal Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità – attualmente in fase di monitoraggio e revisione – e sugli investimenti per la rigenerazione urbana.
“I lavori sull’Alta velocità rappresentano il segno distintivo di questa legislatura”, ha dichiarato il presidente Eugenio Giani. Un investimento da 1,2 miliardi di euro, con il sottoattraversamento ferroviario di Firenze e la nuova stazione progettata da Foster, pensata per liberare il traffico di superficie e aumentare l’efficienza dei servizi pendolari.
Grazie a questi interventi, la capacità del nodo ferroviario fiorentino passerà da 414 a 616 treni al giorno, migliorando sensibilmente i collegamenti regionali verso Arezzo, Siena, Pistoia e la costa. Tra le opere in corso, anche il raddoppio della tratta Pistoia-Montecatini, atteso per settembre, che potenzierà il servizio metropolitano dell’area termale.
E poi c’è la tramvia fiorentina, modello già replicato da altre città italiane: “Un progetto veloce, efficiente e sostenibile – ha ricordato Giani – che ha fatto scuola”.
Una Toscana connessa, dentro e fuori
Per l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, investire in trasporto pubblico significa investire nella Toscana delle persone: “Non siamo solo una meravigliosa vetrina, ma una regione viva, fatta di lavoratori, studenti, comunità. La mobilità sostenibile in una regione con tanti centri piccoli e medi è una sfida complessa, ma fondamentale”.
Oltre 600 milioni di euro sono già stati investiti per l’acquisto di circa 100 nuovi treni e 700 nuovi autobus, mezzi tecnologicamente avanzati e meno inquinanti.
Rigenerare spazi, ricostruire comunità
Nel cuore della strategia regionale c’è anche la rigenerazione urbana: 200 milioni di euro investiti per ridare vita ad aree dismesse, recuperare edifici inutilizzati, offrire ai Comuni – grandi e piccoli – nuove opportunità di sviluppo.
Una spinta importante arriva dalla nuova legge regionale 11/2025 e dall’articolo 11 dedicato alla valorizzazione della “Toscana diffusa”. Fino al 2027, saranno disponibili 7,9 milioni di euro per progetti di rigenerazione nei territori meno popolosi, finanziabili fino all’80% delle spese ammissibili (con un tetto massimo di 600.000 euro per Comune).
Tramvie, ciclovie, mobilità dolce
Il processo verso una Toscana carbon neutral prosegue anche grazie agli investimenti sulla mobilità dolce. La tramvia fiorentina ha registrato oltre 39 milioni di passeggeri nel 2024 e prosegue la sua estensione verso Bagno a Ripoli (lavori in corso), Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio (progettazione in fase avanzata). Tra le risorse mobilitate ci sono fondi del PNRR, PR FESR 2021-27, FSC e richieste al Ministero per nuove tratte, tra cui il primo lotto funzionale Prato – Campi Bisenzio.
Anche la mobilità su due ruote è protagonista del cambiamento. Il PNRR ha destinato 17,4 milioni di euro alla Ciclovia Tirrenica e 5,4 milioni alla Ciclovia del Sole. Il Sistema integrato della Ciclovia dell’Arno-Sentiero della Bonifica è oggi completato al 68% (244 km), con l’ulteriore 22% in corso di realizzazione e il restante 10% in fase di progettazione.
In parallelo, proseguono i lavori su itinerari strategici come la Ciclovia Lucca-Pontedera, che unirà la Francigena alla Ciclovia dell’Arno, e la progettazione della Ciclovia Puccini, collegamento diretto con la Tirrenica.