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La natura che cura: le opportunità della terapia forestale

Il 29 aprile a Pontassieve è in programma il convegno “Foreste e salute”: un’occasione per fare il punto su questa pratica che intreccia salute, benessere e sviluppo locale

Camminare nella natura fa bene, ma non solo all’anima. Anche al sistema sanitario, all’economia, alla coesione sociale. Di questo parliamo quando citiamo la terapia forestale, la pratica di medicina preventiva – conosciuta come “forest bathing” – che consiste nel passeggiare in un bosco per i suoi effetti positivi sulla salute mentale e fisica.

E di questo si discuterà martedì 29 aprile a Pontassieve, in provincia di Firenze, presso il Teatro Cinema Italia in occasione del convegno “Foreste e salute” dedicato alla presentazione dei risultati e delle proposte operative relative alla terapia forestale in Italia, con focus su tre principali ambiti di intervento: il sistema forestale, il sistema economico-sociale e i benefici per la salute umana.

Durante la giornata, organizzata nell’ambito del progetto FOR.SA – Foreste e Salute attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Toscana, coordinata dalla Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, esperti e ospiti condivideranno esperienze e prospettive attraverso tavole rotonde e interventi tematici.

Terapia forestale

La terapia forestale nasce già negli anni ’80 in Giappone con il nome di Shinrin-yoku (bagno di foresta), entrando a far parte del programma sanitario nazionale giapponese nell’ambito specifico dello stress lavoro-correlato. CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, CERFIT – Centro di Riferimento Regionale per la Fitoterapia e CAI – Club Alpino Italiano hanno collaborato al fine di ottenere il riconoscimento della terapia forestale da parte del Sistema Sanitario Nazionale. Il lavoro si è concentrato sulla standardizzazione di un metodo per valutare la sicurezza, l’idoneità e l’efficacia terapeutica dei boschi in cui svolgere le attività, riassunta nella pubblicazione del CNR “TERAPIA FORESTALE 2” (2022), a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini.

Il progetto For.Sa ha reso il tutto applicato alla realtà: mettendo in rete le professionalità e le comunità locali, sono stati realizzati 4 percorsi di terapia forestale nei territori della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine.

Terapia forestale

Al centro della riflessione c’è un’idea semplice: i boschi possono curare. Non in modo simbolico, ma concreto. Le piante rilasciano nell’aria dei composti organici volatili (COV) che agiscono sul sistema immunitario, riducono i sintomi di asma, ansia e persino di alcune patologie neuropsichiatriche come Alzheimer e autismo. Le passeggiate guidate in foresta, se fatte con metodo e regolarità, migliorano i parametri fisiologici e aiutano anche nei casi di tecnostress, lo stress da eccesso di vita digitale.

La terapia forestale ha un potenziale economico e sociale: percorsi certificati possono diventare parte dell’offerta sanitaria territoriale, rilanciare l’economia montana e creare nuove professionalità legate alla gestione sostenibile dei boschi.

Terapia forestale, il Convegno “Foreste e Salute” per presentare le nuove frontiere

“Valorizzare queste pratiche e, con esse, i territori forestali e montani, è possibile” spiega Stefano Berti, presidente della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, “pur mantenendo tutte le altre funzioni del bosco, a patto di individuare con attenzione le aree idonee, progettando i percorsi e la loro manutenzione attraverso una specifica gestione forestale. Perché è nei boschi gestiti, non in quelli in stato di abbandono, che queste attività possono essere svolte al meglio e, considerando quanto può essere attivato a supporto, possono rappresentare anche un utile strumento a disposizione per la rigenerazione delle comunità”.

L’Italia è la regione ideale per dare risalto e spazio alla terapia forestale, grazie alla sua copertura forestale che supera il 36% del totale del territorio nazionale. Avere enti di ricerca di spicco e amministrazioni attente al tema, ci permetterà di goderne gli effetti desiderati senza controindicazioni.

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