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© Nicola Neri

Cultura /

I capolavori del Rinascimento tornano visibili: al Bargello riapre al pubblico il Salone di Donatello

Il Salone che conserva ben nove capolavori di Donatello è più fruibile e accessibile grazie al nuovo allestimento del museo fiorentino

Dopo quasi un anno di lavori riapre finalmente al pubblico il cuore del Museo Nazionale del Bargello, ovvero il Salone di Donatello. 

Il Salone è l’ambiente più imponente del palazzo, vero e proprio simbolo dell’arte rinascimentale, perché conserva ben nove capolavori di Donatello: il David in marmo, il San Giorgio, il Marzocco, il celeberrimo David in bronzo, l’Attis, il Putto danzante, la Crocifissione, la Testa di uomo barbuto e la Madonna di via Pietrapiana.

Accanto alle sculture di Donatello sono esposte nel Salone opere di coloro che, insieme a lui, furono i padri fondatori del Rinascimento fiorentino: Filippo Brunelleschi, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, inventopre della tecnica della terracotta invetriata, Michelozzo, Desiderio da Settignano e Bertoldo di Giovanni.

“Il Salone di Donatelloha dichiarato il Direttore generale Musei Massimo Osannaè, a tutti gli effetti, il tempio della scultura italiana del Quattrocento: un luogo che raccoglie capolavori straordinari, testimonianza di uno dei momenti più cruciali della storia dell’arte italiana. La riapertura di questa sala monumentale, dopo significativi interventi di restauro e riallestimento, restituisce al pubblico un ambiente di eccezionale valore architettonico e un percorso espositivo rinnovato e accessibile. Il progetto ha saputo coniugare conservazione e innovazione, migliorando la leggibilità delle opere e offrendo strumenti di fruizione inclusiva, pensati per tutti i pubblici. Determinanti sono stati anche l’introduzione di una nuova cromia per le pareti e un attento intervento sull’illuminazione, capaci di conferire nuova luce e profondità a questo spazio. È un passo importante per il Bargello, proprio in quest’anno speciale che segna la sua unione con la Galleria dell’Accademia in un unico istituto museale: un’occasione per costruire un percorso narrativo di grande suggestione, capace di raccontare, in modo ancora più efficace, la straordinaria vicenda del Rinascimento italiano – e di Firenze, che ne fu una delle grandi capitali. Un particolare ringraziamento a Paola D’Agostino, precedente Direttrice, con la quale questa grande avventura ha avuto inizio”.

Museo del Bargello

Un museo sempre più accessibile grazie al nuovo allestimento

I lavori di restauro del Salone di Donatello sono stati particolarmente articolati, soprattutto per la complessa struttura di ponteggi necessaria a operare in uno spazio così ampio e architettonicamente impegnativo.

Il nuovo allestimento comprende 65 opere e si distingue per una serie di scelte progettuali volte a migliorare la fruizione, la leggibilità e la sicurezza delle sculture esposte.

Tra le principali novità  la nuova collocazione del David in bronzo al centro della sala a sottolinearne il ruolo di autentica icona del museo, e il David in marmo, ora accostato al San Giorgio.

Ripensata anche la posizione dell’Attis di Donatello e del David del Verrocchio, anch’essi ricollocati nell’ambito di un allestimento che punta a restituire maggiore coerenza narrativa e leggibilità al percorso espositivo.

Adesso le opere sono più sicure perché sono installate su pedane dotate di dispositivi antisismici e antiribaltamento, integrati all’interno di una struttura in acciaio. Il sistema prevede un telaio di diffusione posizionato lungo gli spigoli perimetrali, equipaggiato con suole in materiale speciale progettate per assorbire e smorzare le vibrazioni generate da un eventuale evento sismico, contribuendo così alla massima tutela delle sculture esposte.

Gli apparati didattici del Salone sono stati completamente rinnovati e aggiornati. Ogni didascalia è ora dotata di un QR Code, tramite il quale i visitatori possono accedere, dal proprio smartphone, a schede descrittive sintetiche, disponibili sia in italiano che in inglese, in formato testuale o audio.

La versione audio consente una fruizione agevolata anche per i visitatori ipovedenti, mentre, a partire da maggio, il museo metterà a disposizione, gratuitamente, opuscoli in braille dedicati ai principali capolavori di Donatello, garantendo così un’esperienza il più possibile inclusiva e accessibile.

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