Utilizzare la realtà virtuale per ridurre l’ansia, la percezione del dolore e lo stress a cui sono sottoposti i pazienti oncologici: è l’obiettivo della startup fiorentina Lemons in the Room, che grazie a questo progetto è stata premiata nei giorni scorsi a Bologna ai Cracking Cancer Awards, che celebrano ogni anno persone e realtà capaci di distinguersi per innovazione, impatto concreto e impegno costante nella lotta contro il cancro.
La piattaforma LEMO per i pazienti oncologici
Il premio è stato conferito a Lemons in the room, l’ impresa privata che ha sviluppato il miglior servizio digitale a supporto dei pazienti oncologici e delle Reti oncologiche italiane. La startup ha proposto il progettoLEMO, una piattaforma di terapia immersiva che impiega la realtà virtuale per migliorare in modo significativo l’esperienza di cura dei pazienti oncologici affetta da tumori ginecologici .
Insiema a Niccolò Berni e Emma Di Gangi di Lemons in the room sono stati premiati anche Maria Cristina Petrella direttrice dell’oncologia medica ginecologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi, a Firenze, che insieme a Emanuele Baroni afferente alla Psiconcologia di Careggi hanno coordinato il progetto all’interno dell’AOU.
LEMO si basa su un approccio scientificamente validato che utilizza scenari virtuali rilassanti – come paesaggi naturali, sessioni di meditazione, viaggi esotici o esperienze immersive personalizzate – per ridurre l’ansia, la percezione del dolore e il disagio emotivo tipicamente associati alle terapie oncologiche. I risultati clinici raccolti finora in studi sulla popolazione oncologica mostrano una diminuzione dell’uso di sedativi e antidolorifici, un miglioramento del tono dell’umore e una maggiore collaborazione dei pazienti durante le cure. Questo approccio contribuisce non solo a ottimizzare l’aderenza terapeutica, ma anche a umanizzare profondamente l’intera esperienza di cura, trasformando momenti potenzialmente traumatici in occasioni di benessere.
Il riconoscimento conferma la rilevanza crescente delle soluzioni digitali nella medicina del futuro e sottolinea l’importanza di investire in approcci innovativi capaci di restituire dignità e serenità a chi affronta la malattia.