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Innovazione e sanità: all’ospedale di Campostaggia a Poggibonsi arriva il nuovo laser a CO2

Lo strumento innovativo può essere utilizzato sia in ambito dermatologico che ginecologico, per trattare ad esempio lesioni cervicali o cicatrici post acne

All’ospedale di Campostaggia di Poggibonsi è arrivato il laser multidisciplinare a CO2, utile sia in ambito ginecologico sia in quello dermatologico. Lo strumento è stato inaugurato stamani alla presenza dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.  “Un passo in avanti per la salute delle persone, per l’ospedale di Campostaggia e per la sanità pubblica – ha commentato Bezzini – questa tecnologia avanzata potenzierà il livello delle cure, qualificando ulteriormente i servizi del presidio della Valdelsa in risposta a patologie insidiose. Assicurerà, inoltre, ai professionisti una dotazione tecnologica che permetterà loro di compiere un ulteriore avanzamento di competenze”.

Il trattamento di lesioni cervicali e da Papilloma Virus

Con il laser a CO2 è possibile innanzitutto trattare i condilomi, che sono espressione di un’infezione da virus HPV (Human Papilloma Virus) e si localizzano prevalentemente sulle superfici mucose e cutanee dell’area genitale. Lo strumento svolge un’azione predominante attraverso la vaporizzazione selettiva della lesione, con un modesto danno dermico, senza rischio di emorragia, non lasciando nella sede di trattamento alcuna cicatrice mucosa.

A livello del collo dell’utero l’utilizzo del laser risulta un ottimo aiuto per il trattamento di lesioni cervicali: con il laser possono essere effettuati trattamenti di vaporizzazione di lesioni del collo dell’utero e, in alcuni casi anche interventi di conizzazione laser che permettono di essere particolarmente precisi riducendo il rischio di sanguinamenti. Infine, al ivello vaginale l’utilizzo del laser trova applicazione nella gestione di alcuni disturbi ginecologici e urologici, tra cui l’atrofia vaginale correlata alla menopausa.

Il ruolo clinico del laser è quello di migliorare il trofismo dei tessuti vulvo-vaginali e alleviare sintomi come la secchezza e il dolore ai rapporti sessuali. Questa tecnologia ha, infatti, il potenziale di modificare le caratteristiche dei tessuti, quindi favorirne la rigenerazione, perché il laser stimola il rimodellamento del collagene e la produzione di nuove fibre.

“Il fatto che questo laser sia multidisciplinare è molto importante, perché permette di ottimizzare le risorse e di garantire un uso continuo dell’apparecchio – ha spiegato la direttrice dell’ospedale di Campostaggia, Lucia Grazia Campanilel’ospedale così fa un ulteriore passo in avanti verso le cittadine e i cittadini per quanto riguarda i trattamenti ginecologici e dermatologici, offrendo trattamenti alternativi alla chirurgia ambulatoriale, di pari efficacia e minor invasività.”

Il laser utile per cicatrici e tumori cutanei

Per quanto riguarda la dermatologia, il laser a CO2 è diventato, negli ultimi trent’anni uno strumento indispensabile per il trattamento ablativo, non solo delle lesioni ad etiologia virale, quali verruche volgari e condilomi anogenitali, ma anche dei tumori cutanei superficiali, in particolare in quei pazienti immunodepressi e scaramente responsivi agli immunomodulanti topici. Più recentemente è stato utile anche nel trattamento degli esiti cicatriziali, in particolare post acneici, ma anche del lichen scleroso e delle atrofie vulvari post menopausali e post chermioterapia.

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