Saranno state realizzate a Prato, sede del distretto industriale tessile più importante di Europa, le stole per 1.500 Missionari della Misericordia, i sacerdoti nominati da papa Francesco inviati nel mondo con la facoltà di perdonare i peccati.
L’incontro in Vaticano
Dopo l’originale e artistico piviale indossato da Giovanni Paolo II per l’apertura del Giubileo del 2000, la città e la diocesi di Prato donano così una veste liturgica anche per il Giubileo della Speranza
Oggi il vescovo Giovanni Nerbini e la sindaca Ilaria Bugetti saranno nei Giardini Vaticani per donare simbolicamente uno dei paramenti liturgici nelle mani di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione e responsabile organizzativo del Giubileo. Il paramento liturgico sarà consegnato domenica ai Missionari prima della celebrazione festiva.
Le stole con il disegno di monsignor Scaccini
Le stole, in tessuto jacquard, riportano un disegno ideato dal vicario generale della diocesi, monsignor Daniele Scaccini, architetto e artista. “Il logo – spiega monsignor Scaccini – riprende quello del Giubileo, in particolare la croce che termina con un’ancora, nel nostro invece termina con un filo intrecciato alle chiavi di San Pietro, che aprono il Regno dei Cieli e sciolgono le vele, simbolo del viaggio ai quattro angoli del mondo compiuto dei Missionari della Misericordia. Queste vele sono dorate e d’argento per restituire la luce della Grazia”.
La stola è di viola, il colore della riconciliazione, e contiene dei filamenti di lurex dorati che si infittiscono, dando così all’estremità della veste un tono luminoso.