Dopo i primi dieci sold out di Pesaro e Milano, il 22, 23, 25, 26, 28, 29, 31 marzo e l’1 aprile PALAJOVA arriva a Firenze al Nelson Mandela Forum.
Dopo sette anni dall’ultimo tour nei palazzi dello sport, dopo il Jova Beach Tour che ha lasciato un segno indelebile nella storia dei live, torna finalmente in concerto Lorenzo Jovanotti.
Lo show, prodotto – come da trent’anni a questa parte – da Trident Music di Maurizio Salvadori, parte da quando si entra al Palasport dove un impianto scenico nuovo, mai visto, inviterà ad entrare nel mondo di Lorenzo, al PALAJOVA.
Sul palco con Lorenzo una band incredibile, “la miglior band che abbia mai avuto”, un ensemble di tredici solisti a disposizione delle canzoni che accompagnano da anni la vita della tribù che balla.
La scaletta infiammerà la platea dal primo pezzo, da L’ombelico del mondo, a Mezzogiorno, da I love you baby a Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, da Le tasche piene di sassi a Mi fido di te e i nuovi brani tratti dall’ultimo disco Il corpo umano: l’apertura dello show con Montecristo, la title track dell’album Il corpo umano, Fuorionda, 101 e Un mondo a parte.

Lo show segna il ritorno in scena di Lorenzo ma anche il ritorno alla sua passione più grande, la musica live. Racconta Lorenzo: “quando guardo le persone davanti a me vedo un mondo che mi piace, in cui mi piace ritrovarmi. Mi sembra, e mi piace che mi sembri così e forse è così, una varietà di umanità radunata insieme talmente varia che ho un solo modo per definirla: viva”.
“Il lavoro fatto per allestire questo spettacolo arriva proprio dove speravo, senza mediazioni, dritto al punto, come la primavera. Quando ho iniziato a immaginare questo tour, alcuni elementi sono emersi subito: avere con me la miglior band del mondo sul palco a suonare tutto dal vivo, fiori giganti, molta luce, contrasti forti tra momenti di grande luce e momenti molto intimi, psichedelia romantica, avventura, rigore formale al servizio del caos, rock’n’roll, un impianto scenico classico ma in grado di sorprendere con una serie di inizi che si susseguono nel tempo, rilanci continui, gioia, molta gioia, gioia sfacciata, gioia spudorata, autentica e talmente assurda da risultare irresistibile” aggiunge Jova.
