Il programma Young Artist Program (YAP) per l’alta formazione di cantanti lirici e pianisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino porterà il nome della mecenate italo-americana Maria Manetti Shrem. La generosa donatrice, a cui è intitolato il foyer di platea, sostiene così nuovamente il Maggio e in questo caso i talenti di domani.
Lo YAP prenderà così il nome di Maria Manetti Shrem Emerging Artist Program, diventando uno dei progetti internazionali di maggior prestigio dell’Accademia. Il programma consiste in una residenza artistica biennale offerta a giovani cantanti lirici e pianisti, selezionati tra i migliori talenti al mondo attraverso dei bandi internazionali.
L’annuncio della donazione è avvenuto alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della sindaca di Firenze e presidente della Fondazione del Teatro del Maggio Sara Funaro, del sovrintendente del Teatro Carlo Fuortes e del presidente dell’Accademia del Maggio Mario Curia.
Giani: a Manetti Shrem il Pegaso della Cultura
Per Giani “la Toscana la sente come la mecenate dei nostri tempi: Maria Manetti Shrem quest’anno ha avuto un ruolo rilevante nei donatari del Maggio. Conferirle il Pegaso della Cultura della Regione Toscana significa molto per noi, per valorizzare l’impegno di Maria nei confronti del nostro Teatro, delle realtà fiorentine e toscane”.
La passione per l’opera nata a Firenze
La passione per le arti, la cultura e la musica e la generosità condivisa con il marito Jan, recentemente scomparso, vanno quindi a sostenere ancora il Teatro e nello specifico l’Accademia, che si propone attraverso lo YAP, di valorizzare, tramandare e diffondere a livello internazionale la ricca tradizione operistica italiana, che affonda le proprie origini proprio a Firenze.
“Mi sono innamorata dell’opera proprio al Teatro del Maggio a Firenze quando ero un’adolescente – dice Maria Manetti Shrem – Sono felicissima di poter sostenere e nominare il programma accademico degli artisti emergenti all’Accademia del Maggio con l’intento di attrarre i migliori talenti al mondo, e di conseguenza portare il nome del Maggio all’estero. L’opera è nata a Firenze alla fine del ‘500. Cinquecento anni dopo, Il Teatro del Maggio può contribuire a questa eredità, formando grandi talenti per la scena mondiale dell’opera”.
Come ulteriore segno di riconoscenza, il Maggio e l’Accademia hanno deciso di intitolare alla signora Manetti Shrem una grande sala prove al secondo piano del Teatro, destinata di solito all’attività didattica e di prove per i giovani e valenti artisti dell’Accademia.
Funaro: filantropa e mecenate straordinaria
La Sindaca di Firenze e presidente del Maggio, Sara Funaro, in occasione dell’importante donazione ha così commentato: “L’amore per la musica e per la nostra città è quello che guida Maria Manetti Shrem che ancora una volta ci dimostra la sua generosità. Stavolta in particolare andrà a sostenere un programma rivolto ai più giovani, rendendo possibile così per tanti giovani artisti coronare il proprio sogno. Maria Manetti Shrem è una filantropa e mecenate straordinaria, che anche oggi dobbiamo ringraziare. A lei già abbiamo consegnato le chiavi della città di Firenze, proprio per il grande impegno che oggi dimostra di voler proseguire, con tanto amore per la nostra comunità”.
Fuortes: un segnale di fiducia per i giovani
Carlo Fuortes, sovrintendente del Maggio, si è così espresso: “Maria Manetti Shrem non è solo una mecenate, ma una vera visionaria, una donna che sta dedicando la sua vita al sostegno dell’arte, della cultura e dell’educazione. Il suo amore per la musica e il suo legame profondo con Firenze l’hanno portata, ancora una volta, a essere una forza propulsiva per il nostro teatro e per i giovani talenti dell’Accademia del Maggio. Grazie alla sua generosa donazione (800mila dollari) possiamo offrire nuove opportunità di formazione, perfezionamento ed esibizione ai migliori giovani artisti, permettendo loro di crescere e di affermarsi nel panorama musicale internazionale. Questo investimento nel talento non è solo un atto di generosità, ma un segnale forte di fiducia nelle nuove generazioni, un dono che continuerà a dare frutti per molti anni a venire”.
Mario Curia, presidente dell’Accademia del Maggio ha concluso: “Siamo orgogliosi di quest’atto di mecenatismo che rivela una grande attenzione verso i giovani artisti. Il prezioso sostegno non è solo un dono, ma anche un segno di fiducia nel talento, nei sogni e nella professionalità di chi, con dedizione e passione, concorre a dare voce alla bellezza”.