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Didacta, il mondo della scuola tra intelligenza artificiale e visori

Molti i progetti innovativi in fiera, le iniziative per i diritti, la parità di genere e contro la discriminazione linguistica a scuola

Didacta visori

Dall’intelligenza artificiale ai visori: l’11/a edizione di Didacta, in corso fino a venerdì 14 marzo alla Fortezza da Basso, apre nuovi scenari per il mondo della scuola. Tanti i progetti e le innovazioni presenti al più importante appuntamento dedicato alla scuola italiana e alla formazione degli insegnanti.

L’innovativa integrazione dell’intelligenza artificiale con i metodi di studio tradizionali è stata al centro di workshop e incontri in Fortezza da Basso. Attraverso un approccio multidisciplinare si sono approfonditi limiti e potenzialità dell’AI, offrendo spunti critici per comprenderne l’impatto sull’apprendimento e sulle pratiche educative.

Tra le innovazioni grande curiosità per i visori di ‘Another Reality’: “Noi da circa 10 anni ci occupiamo di tecnologie immersive, quando è nata la realtà virtuale – ha detto Lorenzo Cappannari ceo dell’azienda -. Usiamo da tanti anni queste tecnologie per creare simulazioni nel mondo dell’educazione. Quello che abbiamo realizzato è una piattaforma per le scuole e le aziende, che permette di creare e usare al meglio simulazioni immersive, giochi formativi. La piattaforma nasce per permetter sempre di più a tutti di creare i contenuti”.

L’ingresso di Didacta – foto di Antonello Serino

L’osservatorio sull’educazione civica e i diritti

Debutto a Didacta per l’Osservatorio permanente sull’educazione civica, diritti e sostenibilità della Robert F. Kennedy Human Rights Italia, (Rfk Italia) e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un progetto che si pone l’obiettivo di creare un punto di riferimento sul tema dell’educazione civica, a partire dalla scuola primaria.

Il nascente Osservatorio – è stato spiegato – monitorerà l’andamento dell’insegnamento dell’educazione civica, analizzerà e comunicherà i risultati raccolti attraverso apposite ricerche, sondaggi e attività di divulgazione, mettendo a disposizione del Ministero dell’Istruzione e del Merito il monitoraggio dell’applicazione della normativa e offrendo spunti operativi alle scuole italiane. Saranno sviluppate nel tempo una serie di attività mirate a consolidare e rafforzare l’insegnamento dell’educazione civica in Italia.

Il progetto Pari Passo della Provincia di Livorno

La Provincia di Livorno ha partecipato a Didacta con il progetto Pari Passo, finanziato per 550.000 mila euro, che vede una parte di attività pensate in modo specifico per le scuole di ogni ordine e grado del territorio provinciale.

Le azioni, sviluppate nell’arco di un triennio, saranno diversificate in base al livello scolastico, con laboratori creativi per le scuole primarie e medie, mentre nelle superiori saranno proposte proiezioni cinematografiche, cui seguiranno approfondimenti e confronti.

Temi conduttori del progetto Pari Passo saranno la storia, le scienze, la cittadinanza attiva e il lavoro, per affrontare la parità di genere attraverso diversi aspetti. Inoltre, sono previsti seminari tematici sul superamento degli stereotipi rivolti ai docenti delle scuole d’infanzia e primarie, e ai genitori.

L’altra parte del progetto Pari Passo riguarda il Bilancio di genere. La Provincia metterà a disposizione la propria decennale esperienza supportando i comuni aderenti nella redazione di un Bilancio di genere e sostenendo la formazione del personale delle singole Amministrazioni. Oltre alla Provincia, i Comuni che al momento hanno dato la loro adesione al progetto sono: Livorno, Cecina, Collesalvetti, Castagneto Carducci.

Contro la discriminazione linguistica a scuola

Per la seconda volta il progetto Erasmus+ CIRCE – Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education è stato scelto per partecipare a Didacta. Il progetto contro la discriminazione linguistica (razzismo sonoro) a scuola, coordinato dalla professoressa Silvia Calamai dell’Università di Siena, ente capofila, è stato presentato in un seminario dal titolo “Voci senza pregiudizi: strategie educative per contrastare la discriminazione basata sull’accento”.

Spiega la professoressa Silvia Calamai: “Sono stati fatti esperimenti di percezione sugli accenti diversi in scuole italiane, portoghesi, tedesche, bosniache, sia su parlato dialettale e regionale, sia sugli accenti diversi dell’inglese. Oltre un migliaio di studenti e studentesse è stato chiamato a fornire giudizi sui diversi modi di parlare nelle lingue nazionali e nell’inglese. Sono state raccolte centinaia di autobiografie linguistiche, presso scuole superiori e studenti universitari; sono state fatte interviste con studenti e professori, è stato lanciato un contest”.

Commenta la ricercatrice Claudia Soria: “In questi mesi i ricercatori italiani, tedeschi, portoghesi e bosniaci coinvolti stanno lavorando a costruire risorse didattiche incentrate sul tema a beneficio dei docenti delle scuole superiori. Questo progetto sta dimostrando con chiarezza quanto certe forme di razzismo sonoro siano insidiose e sotterranee, ma presenti comunque nella vita dei singoli, dentro e fuori le aule scolastiche. La lingua ci abita, la lingua ci forma: tutti noi abbiamo storie da raccontare su come veniamo accolti (o non accolti) sulla base del modo con cui parliamo. CIRCE le raccoglie, le registra, le rimette in circolo”.

L’intelligenza artificiale e il mondo della scuola

L’intelligenza artificiale è già entrata in modo preponderante nella scuola: è quanto emerge da una indagine Indire- La Tecnica della scuola coinvolgendo 1.803 docenti su base volontaria, presentata a Didacta Italia. I docenti dichiarano di avere utilizzato l’IA durante la propria attività come strumento a supporto della didattica (52,4%) e come modalità compensativa per studenti più fragili (10%).

Molti docenti, inoltre, si servono dell’IA anche per relazioni e progettazioni didattiche (56,7%), ma anche come “assistente” alla verbalizzazione e stesura delle riunioni (21,5%). In prevalenza, la utilizzano docenti over 50, nell’80% dei casi donne assunte a tempo indeterminato nella scuola secondaria con almeno 10 anni di insegnamento di materie umanistiche.

Tra chi non usa l’intelligenza artificiale, invece, prevale il desiderio di svolgere dei corsi formativi per saperne di più. Il 14,6% dei docenti non ritiene utile che lo strumento entri nelle scuole per migliorare la didattica, mentre circa un terzo dei docenti partecipanti alla ricerca ha dichiarato di non farne uso e coloro che la utilizzano lo fanno quasi sempre a livello gratuito, con la conseguenza di fruire dei benefici dello strumento solo ad un livello sostanzialmente basico.

Tra i pericoli evidenziati dalla maggior parte degli insegnanti svetta quello che l’IA dovrebbe essere usata con molta attenzione, perché potrebbe indurre gli studenti a dare credito a risultati non sempre attendibili.

Per la maggior parte dei docenti che hanno partecipato alla rilevazione, l’intelligenza artificiale risulta un supporto alla didattica ordinaria ed è utile per preparare le lezioni, ma anche nella pianificazione e organizzazione delle attività di non docenza.

Lo stand della città metropolitana a Didacta – foto di Antonello Serino

I progetti della Città Metropolitana di Firenze

La Città Metropolitana di Firenze a ‘Didacta’, con uno stand alla Fortezza da Basso. Al centro “Le Scuole della Città Metropolitana”. Quest’anno l’attenzione è rivolta sul tema della scuola ed in particolare sugli investimenti scolastici ai quali la Metrocittà destina grande parte delle risorse a bilancio, evidenziando i progetti realizzati e da realizzare.

La sindaca Sara Funaro, che a Didacta ha reso nota la sua proposta per lo ius scholae, allo stand della Città Metropolitana ha spiegato che “l’ente ha fatto importantissimi investimenti in questi anni ed anche per quello che verrà. L’undicesima edizione, nuovamente a Firenze, di Didacta segna una crescita esponenziale di presenze con tantissimi stand proprio per porre l’attenzione sulla scuola. Era importante esserci sia come Comune di Firenze che come Città Metropolitana per raccontare i tantissimi progetti ed investimenti che stiamo portando avanti nelle scuole. In questo spazio espositivo ne abbiamo alcuni esempi illustrati con i rendering. Abbiamo avuto modo di vederli nei recenti sopralluoghi, come la scuola a San Salvi e la palestra dell’Istituto Agrario: sono esempi di sostenibilità e innovazione per dare degli spazi degni per la formazione dei nostri ragazzi”.

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