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Florence Korea Film Fest: il cinema coreano conquista Firenze con anteprime e star internazionali

Dal 20 al 29 marzo al cinema La Compagnia dieci super ospiti, quattro masterclass, 51 cortometraggi e più di 70 film in programma. In arrivo a Firenze l’attore Hwang Jung-min, il regista del noir Na Hong-in, l’astro nascente della regia Chun Sun-young, il musicista Mowg

Torna dal 20 al 29 marzo al cinema La Compagnia di Firenze uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per gli amanti del cinema orientale, il Florence Korea Film Fest vero e proprio punto di riferimento in Italia per il cinema coreano, che giunge quest’anno alla 23esima edizione.

In programma quattro masterclass e più di 70 film, tra gli ospiti più attesi in arrivo a Firenze l’attore Hwang Jung-min, il regista del noir Na Hong-in, l’astro nascente della regia Chun Sun-young e il concerto della band Mowg.

Nove intensi giorni di festival in cui il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nella ricca varietà della cinematografia sudcoreana attraverso una selezione di film che va dalle sezioni storiche come “Orizzonti Coreani”, la vetrina sul cinema indipendente con “Korea Cinema Today”, la selezione di cortometraggi in “Corto, Corti!” e “Weebtoon” sui fumetti digitali.

Tra le masterclass segnaliamo: sabato 22 marzo “I Tre Volti di Hwang Jung-min”, dove l’attore incontrerà il pubblico e presenterà i suoi film in una selezione che racconta il meglio della sua carriera cinematograficae mercoledì 26 marzo con il regista Na Hong-jin una sessione dal titolo “Un Mondo (Im)Perfetto”. In dialogo con il regista, insieme alla curatrice del catalogo Caterina Liverani ci saranno il critico cinematografico Marco Luceri e lo youtuber Federico Frusciante.

Il festival si aprirà con “Escape” di Lee Jong-pil, con il regista ospite in sala: l’action movie vede protagonista un sergente maggiore al tramonto del suo servizio decennale, in prima linea nordcoreana nei pressi della DMZ, che sogna di fuggire al Sud.

La rassegna si concluderà con il thriller “A Girl with Closed Eyes”, esordio al lungometraggio della regista Chun Sun-young, anche lei presente in sala: il film pone al centro una sospettata di omicidio, interpretata da Kim Min-ha (già nell’acclamata serie Apple TV+ “Pachinko”), e la detective, interpretata da Moon Choi (nota per le sue performance in “Deliver Us From Evil”, “Okja” e “Anarchist From Colony”).

Infine, sabato 29 marzo al cinema La Compagnia si terrà il concerto di Mowg, uno dei compositori più visionari e influenti della scena cinematografica sudcoreana. Mowg si esibirà dal vivo, accompagnato dalla talentuosa cantante Kim Go-woon, insieme alla Florence Pops Orchestra, diretta da Carlo Chiarotti.

Hwang Jung Min

L’omaggio all’attore Hwang Jung-min

Ospite speciale di quest’anno sarà l’attore Hwang Jung-min, eletto miglior attore in Corea del Sud nel 2024 (per i Blue Dragon Film Awards), protagonista di oltre 50 film tra cinema e serie tv, una figura iconica del cinema coreano che può vantare una filmografia che spazia dall’azione al dramma, dal romantico al noir.

A lui il festival dedica un omaggio, con la proiezione di otto dei suoi migliori film. Oltre a “Veteran”, in cui interpreta un poliziotto determinato contro un potente e corrotto erede di una grande azienda, in un’avvincente battaglia tra giustizia e potere (2015), sarà in programma anche “I, The Executioner” di Ryoo Seung-wan, in concorso a Cannes nel 2024, sequel del celebre action movie, che segue le vicende dell’investigatore Seo Do-cheol mentre affronta un nuovo e spietato avversario nel mondo della criminalità organizzata (2024).

Na Hong-jin il re del Noir Coreano

Na Hong-jin regista capofila del genere del “noir coreano”, con il suo stile visivo audace e originale, sarà uno degli ospiti della 23ma edizione con un omaggio cinematografico dei suoi film, il primo organizzato in Italia.

Il festival presenta il suo film d’esordio “The Chaser”, un thriller del 2008 proiettato per la prima volta a Cannes e insignito successivamente di diversi premi, tra cui quello per la miglior regia ai Grand Bell Awards. E poi “The Yellow Sea” (2010), storia avvincente dalla dura escalation in cui un tassista si imbarca in missione per assassinare un professore. E infine il già presentato horror-thriller “The Wailing” del 2016, compreso nella retrospettiva dedicata anche all’attore Hwang Jung-min.

Il regista incontrerà il pubblico in occasione della proiezione dei suoi film e terrà una masterclass mercoledì 26 marzo al cinema La Compagnia.

A girl with closed eyes

Orizzonti Coreani

I film di maggior successo in Corea del Sud sono presentati nella sezione Orizzonti Coreani. Si parte con Hidden face, thriller erotico di Kim Dae-woo: la violoncellista Su-yeon, fidanzata del direttore d’orchestra Sung-jin, scompare improvvisamente lasciando dietro di sé solo un criptico messaggio video (22/03).

Si prosegue con Handsome guys di Nam Dong-hyub, commedia horror ad alta intensità su due personaggi che sognano di vivere in campagna, ma nella loro nuova casa si risveglia uno spirito maligno sigillato nel seminterrato, dando vita a una serie di eventi comici e agghiaccianti.

Harbin è un film storico diretto da Woo Min-ho, noto per mettere a nudo le realtà oscure della politica coreana, che torna con un film ambientato agli inizi del ‘900 nella città di Harbin, dove attivisti coreani pianificano operazioni segrete per liberare la Corea dal dominio coloniale giapponese.

È un mistery-drama dai risvolti grotteschi – basato sul romanzo “Le catilinarie” dell’autrice bestseller Amélie Nothomb4PM di Jay Song, che racconta la vita quotidiana di una felice coppia, stravolta quando uno strano uomo della porta accanto viene a trovarli, ogni giorno alle 4 del pomeriggio (23/03).

Ci sarà poi Land of happiness, dramma legale diretto Choo Chang-min, lo stesso regista del film “Masquerade”: è la storia incentrata sul processo per l’assassinio del Presidente avvenuto il 26 ottobre e sulle tre persone coinvolte in questo evento storico (25/03).

Intrigo, tensione psicologica e chimica tra i personaggi sono gli ingredienti alla base del thriller Revolver di Oh Seung-uk, dove la metafora della pistola pronta a sparare offre alla protagonista la sua ricerca di vendetta (27/03).

Spazio alla leggerezza con Victory di Park Bum-su, commedia con il duo di ballerine adolescenti dell’isola di Geoje che fonda il club di cheerleaders “Millennium Girls” per aiutare tutti coloro che hanno bisogno di incoraggiamento: dalla squadra di calcio agli operai del cantiere navale, dalle competizioni sportive aziendali alle feste del centro anziani, fino all’apertura di un negozio di torte di riso (24/03).

Chiude la sezione il noir The Killers, di Kim Jong-kwan, Roh Deok, Lee Myung-se e Chang Hang-jun (quest’ultimo che sarà presente in sala per presentare il film): una reinterpretazione di un racconto omonimo di Ernest Hemingway, in cui ogni regista offre la propria visione della storia, esplorando temi come la violenza, la moralità e le conseguenze delle azioni umane (27/03).

Korean Cinema Today

La sezione Korean Cinema Today è dedicata ai giovani registi del cinema indipendente. Si parte con You will die in 6 hours, thriller di Lee Yun-seok, che porta in un vortice di eventi misteriosi e personaggi enigmatici, dal momento che il protagonista riceve un inquietante avvertimento: morirà entro sei ore. Nel romantico Güle Güle di Ko Bong-soo i due protagonisti si ritrovano in Turchia, un paese che fa da sfondo al loro viaggio interiore, per affrontare il passato e lasciarlo andare.

Noise è l’horror multi-sensoriale di Kim Soo-jin, che dipana lentamente la storia dei residenti di un complesso di appartamenti, gradualmente portati alla follia da ‘suoni’ e ‘rumori’ che sembrano provenire dal nulla.

È un dramma coming-of-age quello proposto in Fragment di Kim Sung-yoon, che ruota attorno alle vite del figlio di un assassino e il figlio delle sue vittime, con le loro vite solitarie e traumatizzate.

Somebody di Kim Yeo-jung e Lee Jung-chan ritrae la difficoltà provata nella lotta disperata di chi cerca di risolvere una crepa nella propria vita ordinaria. Infine il drammatico ma delicato House of the Seasons di Oh Jung-min segue le vicende della famiglia Kim, che si riunisce a Daegu per celebrare i tradizionali riti ancestrali: le dinamiche familiari si complicano quando appare chiara una novità sull’azienda di famiglia.

Evoto

 

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