Una parata di trattori guidati tutti dalle imprenditrici e dalle loro dipendenti fino all’azienda agricola “La Pia Percussina” a San Casciano Val di Pesa ha aperto l’evento “Coltiviamo i diritti”, promosso in occasione dell’8 marzo da Coldiretti Toscana e Donne Coldiretti in collaborazione con La Toscana delle Donne.
L’agricoltura è sempre più guidata da donne
La multifunzionalità in agricoltura combatte il gender gap. Sono poco meno di 12mila le donne imprenditrici che, attraverso l’agricoltura e le attività connesse, dall’allevamento all’agriturismo, dall’agriristoro alle fattorie sociali, dalla trasformazione di prodotti alla didattica, fanno progredire il percorso verso una vera e reale parità di genere condividendone i benefici nella comunità in cui vivono.
Un contributo fondamentale arriva dalle imprese agricole femminili under 35, in crescita del 7,6% negli ultimi dieci anni che portano nelle campagne un approccio smart nella gestione delle loro aziende ma anche più maturo, consapevole e critico rispetto ai temi delle disuguaglianze economiche e sociali.
“L’agricoltura – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura della Toscana, Stefania Saccardi – è un settore sempre più femminile, sempre più attento alle donne e al loro ruolo. Un terzo delle aziende agricole nella nostra regione è condotto da donne con una prevalenza e una maggioranza nel settore dell’accoglienza e dell’agriturismo. E quindi credo sia stata una bellissima iniziativa quella di Coldiretti di provare a fare un focus, in questa giornata, sulla donna anche sull’agricoltura e sulle donne che lavorano in agricoltura, un luogo dove appunto riflettere sui diritti non è una cosa straordinaria. Ho appena conosciuto tre ragazze del Mugello che hanno preso il premio giovani e che quindi daranno vita a tre nuove attività gestite appunto da tre ragazze: mi pare un bel segnale anche di fiducia nel futuro”.
“Coltiviamo i diritti. Slogan migliore non c’era per questa giornata – ha detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto del presidente Giani e ideatrice de La Toscana delle Donne – proprio coltivare i diritti è quello che vuole fare La Toscana delle donne con questo progetto, tutto l’anno, lavorare sulla sensibilizzazione all’importanza e alla affermazione dei diritti della donna, che è anche un modo per contrastare la violenza di genere, un modo per crescere come società tutta, quindi non solo per le donne. Dobbiamo lottare per queste donne, per tutte le donne che si affacciano al mondo dell’agricoltura e garantire gli stessi diritti e parità”.
30mila in tutto le donne impiegate in agricoltura
Con quasi 12 mila imprese femminili, l’agricoltura è il secondo settore economico scelto dalle donne in Toscana. Molte infatti hanno lasciato altri settori, lavori sicuri, posizioni di rilievo, contratti a tempo indeterminato, per dedicarsi all’allevamento e alle vigne, all’olivicoltura, al turismo rurale.
Le donne impegnate in agricoltura sono quasi 30mila, considerando anche le operai agricole che lavorano nei vari segmenti del comparto contribuendo ai primati enogastronomici e turistici del Made in Tuscany. A fornire un quadro sullo stato di salute dell’agricoltura rosa in Toscana sono Donne Impresa Coldiretti.
“Quello che oggi intendiamo fare, insieme alla Toscana delle Donne, è fornire esempi positivi e modelli virtuosi che siano di ispirazione per tante altre ragazze e donne – spiega Michela Nieri, responsabile Coldiretti Donne Toscana – l’agricoltura è un settore sempre più a trazione rosa con più di un’azienda su tre tra tutte quelle attive condotta da una imprenditrice, con percentuali altissime nell’accoglienza rurale dove gestiscono un agriturismo su due, delle fattorie didattiche con il 70% delle esperienze e della vendita diretta con la percentuale che va ben oltre il 50%.”