“La cooperazione internazionale è uno strumento di dialogo e di pace. Per questo, soprattutto in una fase in cui tanti progetti sono compromessi dalle situazioni di conflitto presenti, è necessario non fermarsi, mantenere i collegamenti, e essere pronti a rilanciare l’azione, laddove possibile”: è quanto hanno ribadito il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale alla cooperazione internazionale Serena Spinelli. L’occasione è stato il convegno sulla cooperazione internazionale, attualmente in corso a Firenze, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati.
L’iniziativa, dal titolo “Cooperazione tra territori, un percorso tra emergenza, sviluppo e pace”, è stata promossa dalla Regione Toscana. L’obiettivo è di compiere una riflessione a tutto tondo su ruolo, compiti e potenzialità delle attività di cooperazione internazionale alla luce degli scenari attuali, caratterizzati da guerre e grandi tensioni e al fine di rilanciare l’attività della Regione in questo ambito.
In quest’ottica il presidente, ha annunciato un impegno concreto: “Ci sarà un intervento diretto già nella prossima variazione di bilancio – ha detto Eugenio Giani – e poi daremo continuità al sostegno economico per questo settore anche nei prossimi anni”.
Il primo passo verso la ripresa delle attività
Il senso dell’iniziativa odierna è stato sintetizzato da Serena Spinelli che ha seguito tutta la giornata di lavoro. “L’appuntamento di oggi – ha evidenziato – può costituire il primo passo per una possibile ripresa delle nostre attività. Il quadro internazionale degli ultimi anni ha di fatto bloccato molte azioni di cooperazione in corso. Alcuni degli scenari nei quali si sono storicamente sviluppate le nostre azioni, penso per esempio alla Palestina e al Libano, sono al centro di conflitti che hanno reso complicato il perdurare delle iniziative nostre e di tanti soggetti toscani. Per questo uno degli impegni che ci siamo assunti oggi è quello di recuperare e riannodare le relazioni con i partner locali, anche per provare a ridefinire nuove, possibili forme di intervento future”.
“Siamo infatti convinti – ha proseguito – che le attività di cooperazione , che sono capaci di coinvolgere una rete capillare di comuni e di associazioni, piccole e grandi, sia di per sé preziosa per creare presupposti di dialogo e di sviluppo nei territori coinvolti, ma che rappresenti anche un valore per i cittadini e le cittadine della nostra terra, che con questo impegno diretto possono far crescere anche da noi preziose dinamiche di dialogo e di vicinanza”.
“La giornata di oggi – ha concluso l’assessora – vuol quindi da una parte rappresentare la volontà di tutta la rete della cooperazione di rilanciarsi, e dall’altra recuperare, su questi grandi temi, di recuperare il ruolo della politica, fornendogli strumenti e spunti per esprimere una posizione rispetto alle dinamiche internazionali attuali e future”.
Il programma della giornata
La mattinata di lavoro si è sviluppata con gli interventi introduttivi di Serena Spinelli, e di Alfiero Ciampolini, del Forum attività internazionali della Toscana. Sono seguite testimonianze di autorità locali mediorientali, interventi di responsabili delle Ong, di Anci Toscana e di sindaci toscani, cioè di tante esponenti della società civile toscana che hanno animato per anni il sistema toscano delle cooperazione.
Il pomeriggio è stato dedicato al tema dei diritti umani e del diritto internazionale, partendo da un’analisi del contesto a cura di Alessandra Annoni, docente dell’università di Ferrara, seguita da interventi specifici sul diritto alla salute e testimonianze dirette sull’impegno della società civile palestinese e sulla condizione degli arabi israeliani.