Una scritta bianca, al neon, in corsivo, sul bugnato della facciata esterna di Palazzo Strozzi di Firenze annuncia a dieci giorni dall’inaugurazione l’imminente mostra dell’artista britannica Tracey Emin ‘Sex and solitude‘. La scritta è un’opera ‘site specific’ ed è il primo segno esterno visibile già ora ai passanti.
Il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino l’ha voluta spiegare alla città come anteprima dell’evento (16 marzo-20 luglio 2025). In Italia “è la prima mostra di Tracey Emin tout court in un’istituzione – ha detto Arturo Galansino -. È un grande momento per noi, per l’arte contemporanea in Italia, perché è una delle più grandi artiste viventi, una voce fortissima fuori dalle regole, dalle convenzioni, una voce dirompente, di rottura, che parla a tutti attraverso il suo vissuto, il suo corpo, la malattia in questo caso, parla di aborti, di relazioni sessuali. La mostra ci apre al suo vissuto con circa 60 opere, da quelle più remote alle più recenti, molte pitture e sculture, molte installazioni”.
La scritta sulla facciata è un’opera ‘site specific’ realizzata apposta per l’evento, “il neon – ha ricordato Galansino – è una tecnica che l’artista usa da tanto tempo, che ricorda la sua infanzia”. La mostra ha “un titolo forte”, riconosce il direttore della Fondazione, “i temi sappiamo che sono forti, non è un programma per i pubblici più giovani evidentemente”, “ma la mostra è accessibile a tutti” e comunque “c’è una stanza più attenzionata in questo senso”. “Non sarà – precisa quindi Galansino ai giornalisti – una mostra vietata a chi ha meno di 18 anni”.
Annunciate anche due novità nel palazzo rinascimentale. “Una grande scultura troverà posto nel cortile del palazzo e la città se ne accorgerà – ha anticipato Galansino ai giornalisti –, mentre il 29 maggio apriamo un nuovo spazio, ‘Project space’ nel cortile, con una mostra dedicata a Giulia Cenci. Questo spazio poi sarà dedicato ai linguaggi emergenti, agli artisti delle giovani generazioni”.