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Il rilancio turistico di Chianciano passa dalla rigenerazione di spazi pubblici: accordo tra Regione e Comune

Il protocollo mette a disposizione 3,9 milioni di euro che serviranno per l’acquisizione, il recupero e la riqualificazione dell’area del Parco Fucoli, le strutture e gli immobili del Parco Acquasanta. Giani: “Non solo turismo, ma anche riqualificazione urbana, sociale e ambientale”

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Il rilancio turistico di Chianciano Terme, nel senese, attraverso la rigenerazione urbana di spazi pubblici e la conversione del patrimonio edilizio esistente. La giunta regionale ha approvato infatti lo schema di accordo di programma con il Comune che mette a disposizione 3,9 milioni di euro che serviranno per l’acquisizione, il recupero e la riqualificazione dell’area che comprende il Parco Fucoli fino alle strutture e agli immobili del Parco Acquasanta.

“Abbiamo affrontato già da qualche tempo il tema del rilancio di Chianciano insieme alla sindaca Torelli. Non soltanto dal punto di vista turistico ma anche urbano, sociale e ambientale – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – Un centro che ha tantissimo da offrire ed enormi potenzialità. Contiamo di firmare quanto prima l’accordo ed entrare nella fase operativa per realizzare tutti gli interventi in tempi brevi”.

Entrando nel merito dell’accordo, l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras spiega: “Il Comune ha presentato una proposta molto interessante che punta alla promozione del centro termale anche nel segmento del turismo congressuale, anche con l’obiettivo di destagionalizzazione gli arrivi, nell’ottica della Toscana diffusa. Scopo dell’accordo è rigenerare spazi pubblici e convertire alcuni edifici per dotare la città delle infrastrutture necessarie a raggiungere questi obiettivi”.

Il Comune ha già acquistato gli immobili destinati ad attività congressuali e pluriuso come il polo del Parco Fucoli comprendente il Palamontepaschi, il salone Meet ed alcuni impianti sportivi. Il contributo servirà per completare la riqualificazione delle strutture. In base all’accordo il Comune, entro quattro mesi dall’erogazione del contributo, si impegna a presentare un cronoprogramma delle varie iniziative previste dal progetto, il quadro delle coperture finanziarie degli interventi, la descrizione delle modalità gestionali degli investimenti ed il piano economico-finanziario. Sviluppo Toscana è il soggetto individuato dalla Regione per lo svolgimento dell’istruttoria del progetto di sviluppo integrato.

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