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Un evento per celebrare i 500 anni delle “Prose della volgar lingua” di Pietro Bembo

Il 26 e 27 febbraio l’Accademia della Crusca celebra i 500 anni dalla stampa delle “Prose” di Pietro Bembo organizzando a Firenze un convegno internazionale

Pietro Bembo - © https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Bembo

Il 26 e 27 febbraio l’Accademia della Crusca celebra i 500 anni dalla stampa delle “Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua” di Pietro Bembo con un convegno internazionale.

Le Prose sono un testo di fondamentale importanza per la storia della lingua italiana e della letteratura, un testo che, partendo dall’intento di dare al volgare letterario una norma stabile, favorì fortemente l’unificazione linguistica dell’italiano.

“Nel 2025 – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – celebriamo un anniversario di straordinaria importanza per la nostra cultura e identità: i 500 anni dalla stampa delle ‘Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua’ di Pietro Bembo, un’opera fondamentale per la nascita e l’affermazione della lingua italiana moderna. Siamo onorati che il convegno che si terrà all’Accademia della Crusca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, apra le celebrazioni dedicate a Pietro Bembo e come Regione Toscana, in qualità di custodi di una tradizione linguistica e culturale secolare, siamo impegnati a promuovere la conoscenza e la valorizzazione della nostra lingua, non solo come patrimonio del passato, ma come strumento vivo e dinamico per il futuro”.

“Il convegno – ha dichiarato Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca nella prima giornata analizzerà l’opera di Bembo e soprattutto la ricezione del suo modello, specie a Firenze, nei decenni immediatamente successivi alla pubblicazione delle Prose, nella seconda verterà sull’affermazione della norma linguistica di matrice bembiana, confrontando la situazione italiana con altre realtà europee e le relative politiche nazionali. Saranno infatti presenti studiosi che insegnano all’estero, nonché un Membro della Reale Accademia Spagnola (socio della Crusca) e il Delegato Generale alla lingua francese e alle lingue di Francia. Al termine interverrà anche Guillaume Rousson, Console generale e Direttore dell’Istituto francese di Firenze.”

Il convegno internazionale “Le Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua: 1525-2025”

Il pomeriggio del 26 febbraio (dalle 14,00), sarà intitolato Prima e dopo le “Prose”, e prevede riflessioni sulla preparazione dell’opera, sull’interpretazione data dalla Crusca e dai grammatici alla proposta del Bembo, e sull’affermazione del suo modello linguistico.

Interverranno Paolo Trovato, Massimo Danzi, Claudio Marazzini, Nicoletta Maraschio, Francesca Cialdini, Rita Librandi, Roberta Cella e Alessandro Cotugno. Coordineranno i lavori Paola Manni e Giuseppe Patota.

La mattina del 27 febbraio (dalle ore 10,00) è intitolata Dalla prima norma allo standard contemporaneo: successi, innovazioni e crisi nel quadro delle lingue europee, e si svilupperà in una tavola rotonda dedicata al nascere della norma linguistica in Italia e al rapporto con lo standard contemporaneo.

Sarà questa l’occasione di confrontare la situazione italiana con altre realtà europee anche nell’intento di comparare l’eventuale incidenza degli interventi politici sulle lingue nazionali.

Saranno infatti presenti, insieme a Paolo D’Achille (Presidente dell’Accademia della Crusca) che coordinerà la tavola rotonda, Sarah Dessì Schmid (Universität Tübingen); Lorenzo Tomasin (Université de Lausanne); Bernard Cerquiglini (Université Paris-Cité); Paul de Sinety (Délégué général à la langue française et aux langues de France); Darío Prieto Villanueva (Real Academia Española) e Maria Teresa Zanola (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

Alla fine interverrà anche il Console generale e Direttore dell’Institut français di Firenze, Guillaume Rousson.

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