Lunedì 24 febbraio è stato presentato a Lucca “Alla pari, comunità insieme verso il gender mainstreaming”, un progetto iniziato alcune settimane fa lungo tre anni (dal 2025 al 2027), che raccoglie 22 diverse proposte formative rivolte alle scuole della provincia di Lucca.
Ai laboratori hanno aderito più di trenta classi di 6 istituti comprensivi e 5 secondarie di 2° grado per un totale di oltre 600 studentesse e studenti, a cui vanno aggiunti le docenti e i docenti che parteciperanno ai percorsi loro dedicati.
Partecipano: gli Istituti Comprensivi “Lucca Quinto” e “Ungaretti” per quanto riguarda il capoluogo e quello di Montecarlo sempre rimanendo nella Piana. Poi il “Camaiore 1” in Versilia e quelli di Borgo a Mozzano e Gallicano per la Valle del Serchio. Per le secondarie di 2° grado, invece, a Lucca hanno aderito classi del Liceo di scienze umane “Paladini” e del professionale “Civitali” (entrambi parte dell’Isi “Machiavelli”), lo scientifico “Vallisneri” e l’Isi “Pertini”. In Versilia l’Isi “Marconi” di Viareggio e in Garfagnana l’Isi di Barga e Castelnuovo Garfagnana.
“Alla pari” è nato grazie a un’alleanza, coordinata dall’ufficio per le pari opportunità della Provincia di Lucca e finanziata dalla Regione Toscana con circa 590mila euro in tre anni nell’ambito del rifinanziamento della Legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’.
Per la sua realizzazione le istituzioni hanno lavorato insieme alle associazioni del territorio (“Woman to be”, “La città delle donne”, Aedo, “Casa delle Donne” di Viareggio e i centri antiviolenza “Luna” e “Non ti scordar di te”) e il mondo della scuola.
Con loro anche le otto amministrazioni comunali che nei prossimi tre anni saranno impegnate nella costruzione del bilancio di genere, lo strumento di governo che consente di valutare se e in che misura l’utilizzo delle risorse di un ente pubblico contribuiscono al raggiungimento della parità di genere.
I primi tre comuni a costruire e utilizzare questo strumento, già nel 2025, saranno Lucca. San Romano in Garfagnana e Villa Collemandina.
L’anno prossimo, invece, sarà la volta di Capannori, Massarosa e Camaiore. Infine, nel 2027, i comuni di Barga e Coreglia Antelminelli.
“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’ – ha dichiarato l’assessora regionale all’Istruzione e alle Pari Opportunità Alessandra Nardini – era una impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni. Se vogliamo farlo concretamente – aggiunge – dobbiamo partire dall’educazione, dal rimuovere pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque, cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e sconfiggendo il patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora, eccome”.
“Ecco perché – spiega l’assessora – siamo partiti nel 2022 con un primo bando, che allora definimmo sperimentale, che andava a rifinanziare la nostra legge regionale con complessivi 800mila euro a livello regionale, ed oggi non solo confermiamo il rifinanziamento ma lo incrementiamo notevolmente e diamo continuità a questi interventi, attraverso un bando triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale. Come nel 2022, tra le azioni che le Province possono mettere in campo con queste risorse – sottolinea Nardini – ci sono i bilanci di genere, uno strumento molto utile per mettersi in discussione e migliorarsi, andando ad analizzare come le scelte amministrative fatte impattino, talvolta appunto diversamente, sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini e per chiedersi dunque se le scelte adottate siano o meno sufficienti per promuovere una reale e piena parità o come poter fare di più. E poi i progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, azione che ho voluto anche in questo bando obbligatoria per accedere al finanziamento, perché sono fermamente convinta che questa sia la sola strada per prevenire, per impedire in futuro che disuguaglianze e discriminazioni continuino a verificarsi”.
“Voglio ringraziare davvero di cuore la Provincia di Lucca, le Amministrazioni comunali e le scuole che hanno aderito e tutte le realtà associative del territorio coinvolte – ha concluso l’assessora – per l’impegno su questi temi. La nostra scelta di destinare queste risorse alle Province consentendo loro di poter tornare ad esercitare appieno una loro competenza, quella sulle pari opportunità, non era scontata, ma siamo convinti che la collaborazione tra le diverse istituzioni sia fondamentale e che le Province meritino di tornare ad essere valorizzate e riconosciute, dopo anni in cui sono state depauperate di risorse, economiche e umane. Con questo bando uniamo le forze, per portare avanti insieme questa battaglia di civiltà volta ad affermare la cultura del rispetto delle differenze, tutte, e la cultura della parità”.