L’Ospedale Santo Stefano di Prato ha raggiunto il vertice nazionale nella chirurgia robotica, ottenendo nel terzo quadrimestre del 2024 il titolo di Best Performer in Italia tra i centri che utilizzano piattaforme robotiche.
L’Ospedale si classifica così al terzo posto a livello nazionale per numero di interventi di chirurgia robotica nel 2024, con 534 operazioni eseguite: 392 in urologia, 105 in chirurgia generale e 37 in otorinolaringoiatria. Un risultato reso possibile anche dall’ampliamento delle applicazioni della piattaforma robotica, in particolare con l’introduzione della chirurgia bariatrica a partire da settembre 2024.
“Questo traguardo – ha commentato la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio e della rete ospedaliera dell’Azienda Usl Tcv- rappresenta un’ulteriore conferma dell’eccellenza e della crescita costante della disciplina all’interno della nostra Azienda Sanitaria, dopo un primo anno da record”.
Aperto dal febbraio 2023, il Centro si era già distinto nel primo anno di attività con il miglior risultato tra tutti i centri italiani. “La piattaforma robotica – ha sottolineato il dottor Stefano Michelagnoli, direttore dei Dipartimento delle specialistiche chirurgiche – è a disposizione di tutte le strutture ospedaliere e dei chirurghi degli altri ospedali dell’Azienda, che svolgono attività robotica presso l’Ospedale di Prato. Questa organizzazione ci sta consentendo di preparare molti chirurghi che sono e saranno in grado di utilizzare al meglio le tecnologie che ci verranno messe a disposizione oltre che a garantire una equità di accesso a tutti pazienti che si rivolgono alla nostra azienda”.
La chirurgia robotica
La chirurgia robotica è un’innovazione medica avanzata che permette interventi mininvasivi con alta precisione, riducendo sanguinamento e tempi di recupero grazie a sistemi robotizzati controllati dal chirurgo.
Supportata da tecnologie di altissimo livello, unisce i vantaggi della tecnica laparoscopica classica, quali il ridotto dolore post operatorio per il minore trauma chirurgico e un precoce recupero, ad una migliore visione in 3D e in alta definizione del campo operatorio. A ciò si unisce un gesto chirurgico più preciso grazie alla piattaforma robotica che stabilizza e allo stesso tempo amplifica i movimenti della mano del chirurgo.