Un esemplaro raro, mai avvistato in Italia, è stato ritrovato a Pisa, curato a Livorno e infine rilasciato a Massaciuccoli, in provincia di Lucca. Sosta toscana per una giovane Sciabica minore, specie sub-sahariana: “È un caso eccezionale e siamo orgogliosi di aver contribuito alla sua riabilitazione – dichiara Nicola Maggi, responsabile del Cruma di Livorno – Il ritrovamento di questo esemplare conferma ancora una volta l’importanza del nostro lavoro nella tutela della biodiversità e rappresenta un ulteriore stimolo a proseguire con impegno in questa missione”.
L’esemplare, spiegano dal Cruma di Livorno, è stato rinvenuto lo scorso 2 gennaio a Pisa, in un’area urbanizzata alle porte della città, e presentava sintomi neurologici e difficoltà motorie a una zampa, probabilmente a seguito di un trauma dovuto a un impatto. Dopo un periodo di cure presso il Centro recupero uccelli marini e acquatici della Lipu di Livorno, grazie al lavoro di volontari e veterinari, l’animale è stato riabilitato e rilasciato nei giorni scorsi in un’area idonea all’interno della Riserva naturale del Chiarone – Oasi Lipu Massaciuccoli, in provincia di Lucca.
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Il ritrovamento è un evento di grande rilevanza ornitologica, spiegano ancora dal Cruma, e se confermata dalla Commissione ornitologica italiana, questa potrebbe essere la prima segnalazione ufficiale per l’Italia di questa specie sub-sahariana, le cui presenze in Europa sono estremamente rare. Com’è arrivato questo esemplare in Italia lo spiega Nicola Baccetti, primo ricercatore dell’Ispra: “I singoli individui di questa specie possono avere movimenti imprevedibili, spesso legati a condizioni ambientali sfavorevoli, come, per esempio, i periodi di siccità. Questi uccelli non sono veri e propri migratori, ma possono intraprendere lunghi spostamenti dispersivi”. “Volano principalmente di notte e, una volta esaurite le energie – spiega ancora Baccetti – si posano nel primo luogo disponibile, come accade anche per altre specie affini. Non si può quindi escludere che l’esemplare abbia compiuto parte del viaggio a bordo di una nave”.
Essendo un individuo giovane, è probabile che la sua inesperienza lo abbia spinto a intraprendere questa lunga traversata, ma è praticamente impossibile che riesca a tornare nel suo habitat d’origine. Con ogni probabilità dovrà adattarsi al nuovo ambiente senza possibilità di riprodursi, data l’assenza di altri esemplari della sua specie
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