Venerdì 14 febbraio sono state presentate tre nuove importanti acquisizioni del Museo Galileo di Firenze: un ritratto giovanile di Galileo, appena 40enne; un raro “svegliatore” (orologio) monastico e il progetto in realtà virtuale “Galileo VR. La vita, le scoperte, il processo”.
Ha dichiarato Giovanni Bettarini, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze: “Il museo Galileo sta crescendo e incrementando il suo patrimonio in maniera bella e intelligente. Oggi presentiamo acquisizioni solo apparentemente distanti fra loro: lo svegliatore monastico, il ritratto di Galileo e il visore per un viaggio immersivo nella vita di Galileo. Mettendo insieme queste testimonianze ed esperienze cresce il museo soprattutto nella sua capacità di raccontare e far capire l’esperienza del mondo della scienza e di Galileo in particolare”.
Il ritratto di Galileo Galilei acquisito dal museo fiorentino offre una rappresentazione inedita del grande scienziato in età giovanile, all’età di circa 40 anni, quando era professore di matematica all’Università di Padova.
Il dipinto risale ai primissimi anni del Seicento e potrebbe essere opera di Santi di Tito (1536-1603). Sicura invece la paternità fiorentina del ritratto, come suggerisce l’attenzione al dato naturalistico che si rivela nella puntuale resa della veste e nella vivacità espressiva del volto.
L’iscrizione in alto, che fa riferimento alle scoperte celesti del 1610, è probabilmente un’aggiunta successiva. Si tratta di uno dei ritratti tra i più antichi di Galileo Galilei.
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Svegliatore monastico
Lo svegliatore monastico, databile tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, è un prezioso strumento di misurazione del tempo, donato al Museo Galileo dalla figlia di Gian Carlo Del Vecchio, illustre collezionista di orologi antichi.
Si tratta del più antico esemplare integro di orologio meccanico conosciuto e uno dei pochissimi giunti fino a noi. Le cifre sul quadrante sono gotiche, a testimonianza della notevole antichità dell’oggetto.
Il quadrante girevole, diviso in 24 ore indicate, non serve tanto a indicare l’ora corrente, ma piuttosto a svincolare il dispositivo della sveglia. Il meccanismo, dotato di una “corona freni” come regolatore delle oscillazioni, testimonia la raffinatezza della tecnica orologiera medievale.Questo svegliatore fu esposto nel 1953 al Science Museum di Londra, dove fu attentamente analizzato da un gruppo di studiosi inglesi di orologeria.
Il video a 360 gradi: Galileo VR. la vita, le scoperte, il processo
Oltre a questi straordinari pezzi, è stato presentato anche il progetto “Galileo VR. La vita, le scoperte, il processo” realizzato in collaborazione con VIS – Virtual Immersions in Science, primo spinoff della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Il progetto mira a raccontare l’emblematica figura di Galileo Galilei, la sua vita e le sue rivoluzionarie scoperte per mezzo di un video in realtà virtuale fruibile con visori VR stand-alone.
Il video è diviso in tre capitoli: il primo introduttivo, il secondo dedicato alla spiegazione di alcune delle sue principali scoperte, l’ultimo sul processo, la condanna e gli ultimi anni di vita.
Lo stesso Galileo è la voce narrante del viaggio, il contenuto è stato realizzato in nove lingue: italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, cinese, russo, giapponese e arabo.