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Giotto Jazz Festival: un poker di concerti per la 26esima edizione tra Vicchio e Borgo San Lorenzo

Dal 19 al 23 marzo nel cuore del Mugello in programma cinque concerti che spaziano dalle sonorità internazionali alle voci femminili emergenti, a cura di Music Pool e Jazz Club di Vicchio

Bill Evans - © Raul Allo

Dal 19 al 23 marzo 2025, Vicchio, nel cuore del Mugello, si trasformerà nella capitale toscana del jazz ospitando la 26ª edizione del Giotto Jazz Festival.

Organizzato dal Jazz Club di Vicchio e Music Pool, il festival propone un ricco programma di concerti che spaziano dalle sonorità internazionali alle voci femminili emergenti.

L’evento prenderà il via con un’anteprima al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, per poi proseguire con quattro serate al Teatro Giotto di Vicchio.

Sarà Frida Bollani Magoni ad aprire le danze, mercoledì 19 marzo al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo e sarà Francesca Tandoi a chiuderle, domenica 23 marzo, con uno speciale omaggio alla musica di Franco Califano.

Nel mezzo i tre concerti internazionali con l’iconico bassista Tony Levin con i suoi Stick Men, il sax di Bill Evans (sei album e quattro anni con Miles Davis) accompagnato da tre fuoriclasse quali Carlock, Pastorius, Husband e infine il pluripremiato chitarrista degli Snurky Puppy Mark Lettieri.

Infatti dal 20 al 23 marzo, nel loggiato di piazza della Vittoria a Vicchio ogni giorno sono previsti concerti e dj set gratuiti.

A corredo ci saranno mercatini vintage e food truck per degustare qualche specialità gastronomica prima, durante e dopo i concerti.

Frida

Il programma completo del Giotto Jazz Festival

Il festival prende il via al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo mercoledì 19 marzo con il concerto di Frida Bollani Magoni con “Semplicemente Frida”: un mix di canzoni originali e cover, affiancata dal rinomato musicista britannico Mark Glentworth.

“Dopo questi cinque meravigliosi anni pieni di esperienze fantastiche, – ha raccontato Frida – il 2025 rappresenta un cambiamento, e io non vedo l’ora di presentarvi la Frida che preferisco, la Frida più adulta, che però non smetterà mai di imparare, e che affronta la vita con un sorriso. In questo spettacolo porteremo più tecnologia sul palco e tanta, bella musica nuova, grazie anche al mio collaboratore musicale Mark Glentworth e a tutto il mio team che mi aiuta sempre tanto nel realizzare le mie idee. Non vedo l’ora di salire sul palco!”

Giovedì 20 marzo nel Loggiato di piazza della Vittoria arriva INFŪZED (Federico Gaspari alla chitarra, Marco Cattarossi al basso, Francesco “Kekkone” Cherubini alla batteria sample, Francesco Cangi a trombone e synth), una band strumentale che esplora un ampio spettro sonoro, spaziando dal post-rock al jazz, senza trascurare le suggestioni sperimentali dell’avant-garde.

La sera al Teatro Giotto di Vicchio arriva Stick Men il supergruppo avant-prog-rock americano-tedesco composto da tre musicisti virtuosi. Markus Reuter, Tony Levin e Pat Mastelotto, rispettivamente il basso e la batteria portanti del leggendario gruppo King Crimson per decenni, portano con sé quella tradizione musicale nel loro approccio innovativo al suono.

Levin suona il Chapman Stick, uno strumento che dà il nome alla band. Markus Reuter utilizza invece una touch guitar di sua progettazione, che amplia ulteriormente le possibilità espressive ben oltre quelle di una comune chitarra o di un basso. Infine, Pat Mastelotto arricchisce il suo kit di batteria acustica con un esclusivo setup elettronico che integra loop, campioni, percussioni e altri elementi sonori innovativi.

Venerdì 21 marzo nel loggiato piazza della Vittoria, ore 18:30 e ore 20,30 si esibirà la band Out To Jazz (Mariarita Arancio alla voce, Michelle Rodriguez alla voce, Andrea Valle al pianoforte, Matteo Puccianti alla chitarra, Simone Meoni al basso, Jamiro Ferrati alla batteria. Ospiti: Camilla Massetti alla voce e Francesco Cecchetti alla tromba).  I musicisti che compongono la band si sono tutti formati e conosciuti durante gli studi accademici presso la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole. Spaziano tra brani di compositori storici come Duke Ellington, Thelonius Monk, Horace Silver, Charlie Parker e brani di taglio più moderno di compositori quali Max Roach, Kenny Wheeler, Charles Mingus (ma anche John Lennon), nelle loro versioni originali, in arrangiamenti inediti ed in altri ispirati alle rivisitazioni di cantanti come Lady Gaga, Joni Mitchell, Dee Dee Bridgewater e molti altri.

La sera al Teatro Giotto arriva la Vansband Allstars formata da: Bill Evans al sassofono, Keith Carlock alla batteria, Felix Pastorius al basso e Gary Husband alla tastiera.
Creativi, contemporanei e magistrali: questi sono alcuni degli aggettivi spesso usati per descrivere i musicisti di questo gruppo unico, creato dal sassofonista Bill Evans, noto per il suo lavoro con Miles Davis, Herbie Hancock e Soulgrass.

Con una carriera solista di successo di oltre 30 anni, Bill è sempre alla ricerca di innovazione, oltrepassando i confini della musica con le sue formazioni. Evans ha dichiarato a proposito della band: “Abbiamo suonato insieme in diversi progetti nel corso degli anni e siamo entusiasti di essere finalmente sullo stesso palco, come gruppo, a fare musica. Abbiamo parlato tanto di formare questa band, e finalmente ci siamo riusciti!” Il risultato? Una formazione che propone una musica senza confini, attingendo al background e alle molteplici influenze dei suoi membri: soul, funk, neo-jazz e pop.

Mark Lettieri

Sabato 22 marzo nel Loggiato piazza della Vittoria, ore 18:30 e ore 20,30 si esibirà la No Time Jazz Band diretta da Claudio Giovagnoli special guest Dario Cecchini. La No Time Jazz Band nasce nei primi anni 2000 nel contesto dell’Atheneum Musicale di Firenze. Dal 2017 è diretta dal Maestro Claudio Giovagnoli, che ne cura gli arrangiamenti. Il repertorio proposto è molto vario, spaziando da brani classici del jazz come “Sing Sing Sing” e “Birdland”, a brani soul e funky di Stevie Wonder, Amy Winehouse, Jamiroquai, James Brown, Tower of Power, Etta James, Prince, fino ad arrangiamenti di alcuni brani più rock come “Rosanna” dei Toto o a sigle televisive come “Starsky & Hutch” e “Lupin the III”.

La sera come sempre al Teatro Giotto di Vicchio arriva il vincitore di cinque Grammy Awards Mark Lettieri Group.  Mark Lettieri è un chitarrista, compositore e produttore noto per il suo stile compositivo unico incentrato sulla chitarra. Membro di gruppi iconici come Snarky Puppy e The Fearless Flyers, Lettieri è un artista versatile che ha registrato in studio praticamente ogni genere musicale, spaziando tra jazz, funk, soul e pop. Dopo aver collaborato con numerosi artisti di fama internazionale, tra cui Snoop Dogg, 50 Cent e David Crosby, Lettieri ha avviato una carriera solista con il suo progetto Mark Lettieri Group che lo ha portato a incidere 7 album in studio.

Domenica 23 marzo nel Loggiato piazza della Vittoria, ore 12:00 e ore 16,30 arrivano in concerto i Talking Ties (Giovanni Gargini voce, washboard e batteria, Bernardo Sacconi voce, chitarra, contrabbasso, Federico Calabretta voce e pianoforte, Charles Ferris tromba e trombone, Matteo Spolveri tromba e flicorno, Glauco Benedetti tuba e trombone).

I Talking Ties sprigionano energia e divertimento in quel giusto mix che ti fa venir voglia di ballare e fermarsi ad ascoltare. Sono pieni di colpi di scena, grazie alle frizzanti capacità polistrumentistiche dei suoi musicisti. Il repertorio comprende brani originali come “Extravagante”, Questione di geni” e rielaborazioni di brani di Paolo Conte, Lucio Dalla, Fred Buscaglione e altri autori italiani, con arrangiamenti curati nella sonorità e nella ricerca di colori sempre nuovi. Nella scaletta non viene tralasciata la tradizione americana della grande era dello Swing con l’esecuzione di brani di Nat King Cole, Louis Armostrong e Louis Prima.

Chiude il festival al Teatro Giotto Francesca Tandoi che presenta il suo omaggio a Franco Califano. Una produzione unica ed originale in esclusiva per Giotto Jazz Festival. Nel 2022 Francesca Tandoi, con Massimo Faraò ha registrato un album dedicato alla musica di Franco Califano. Brani indimenticabili come “In un tempo piccolo” e “Tutto il resto è noia” risuoneranno con sonorità jazz e si alterneranno ad alcune letture delle poesie di Califano.

Stick Men

Informazioni sull’evento:

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