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© Ebru Yildiz

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Shilpa Ray, la voce ribelle di New York in concerto a Firenze: “Ho ancora il terrore del palco”

Arriva in concerto a Firenze una delle voci più intense e irriverenti della scena indie newyorkese: Shilpa Ray live al Circolo Il Progresso sabato 22 febbraio

Sabato 22 febbraio, il Circolo Il Progresso di Firenze ospiterà Shilpa Ray, una delle voci più intense e irriverenti della scena indie newyorkese.

Con il suo sound ruvido e la sua attitudine punk-blues, la cantautrice americana (di origini indiane) promette un live carico di energia e visceralità.

Shilpa Ray, dopo aver militato in varie band, ha aperto i tour di Nick Cave (sia con i Bad Seeds con con il progetto Grinderman) diventando una sua vera e propria pupilla.

Paragonata a voci del rock come Patti Smith, PJ Harvey e Nico, Shilpa Ray si muove nella sua contaminazione tra il blues e un punk metropolitano di grande seduzione, con il tocco ibrido e inconsueto dell’harmonium indiano.

Le sue canzoni sono storie di perdizione, che raccontano di amore, morte, tradimento, sesso e passione, e la voce di Shilpa fluttua tra la pace e l’inquietudine.

Nella nostra intervista, ci racconta il suo viaggio artistico, le sue influenze e cosa aspettarsi dal concerto fiorentino.

Shilpa Ray – © Ebru Yildiz

Ecco la nostra intervista a Shilpa Ray

Siamo state tutte e due teenager negli anni ’90 e mi stupisco di come ancora oggi la musica di quel decennio sia un’influenza indelebile nella mia vita. Band come Nirvana, REM, Fugazi, Pavement, Silver Jews sono ancora tutte dentro di me. Con quali band sei cresciuta?

Essere un adolescente negli anni ’90 era fantastico! Si poteva ascoltare così tanta roba alla radio che ci ha portato a fare un’immersione più profonda nel punk, nel noise e nelle forme più sperimentali di musica, specialmente nel rock’n roll. All’epoca ero una ragazzina e non avevo molto accesso all’ascolto di cose che non erano alla radio, perché non potevo entrare nei club o nei bar e l’accesso agli spettacoli era limitato. Avevo 11 anni nell’ “anno in cui il punk è esploso” e il cambiamento rispetto al metal e a Madonna era palpabile. Era rinfrescante e liberatorio ascoltare donne come Kim Gordon, Mia Zapata, Courtney Love, Kim Deal – negli Stati Uniti le trasmettevano alla radio FM e se ci pensiamo adesso è una cosa che lascia a bocca aperta! Facevamo delle cassette con i nostri artisti preferiti e ce le scambiavamo. Sono cresciuta in una famiglia molto rigida, quindi il mio negozio di dischi era la biblioteca locale. I miei gruppi rock preferiti degli anni ’90 erano gli Smashing Pumpkins, i Nirvana, i Ministry, Nick Cave and the Bad Seeds, i Nine Inch Nails, i Sonic Youth e i Dinosaur Jr. La mia anima, tuttavia, appartiene al proto e al punk classico, come i VU, gli Stooges, i Television, i New York Dolls, Blondie e David Bowie.

Ci saranno sempre persone a cui non piace quello che fai o che cercano di farti sentire più piccola di quello che sei. Con l’età si impara a non ascoltarli e a farsi sentire più forte

Ho visto un’intervista in cui raccontavi che da piccola eri molto timida. Come sei diventata una cantante, una leader? Cos’è successo?

Onestamente non lo so. Ho ancora il terrore del palcoscenico e la maggior parte dei miei contatti avviene dietro il tavolo del merch. Immagino che quando devi sopravvivere cominci a impegnarti con le persone con fiducia, perché non c’è nessun altro che possa fare qualcosa per te, tranne te. In fondo sono ancora un’introversa e passo molto tempo da sola.

Hai vissuto a New York per tanti anni, com’è cambiata la città?

Ha attraversato alcune fasi strane, ma la chiave di New York è che è sempre un “work in progress”. Ho vissuto lì per 25 anni. Amo molto la mia comunità, ma so che nulla dura per sempre e va bene così.

Hai raccontato di come sia stato difficile per te far sentire la tua voce in un ambiente, quello della musica, ancora dominato dagli uomini. È cambiato qualcosa negli ultimi anni?

Non proprio, ma ora sono molto più vecchia, quindi se già prima non me ne fregava niente figurati adesso. Ci saranno sempre persone a cui non piace quello che fai o che cercano di farti sentire più piccola di quello che sei. Con l’età si impara a non ascoltarli e a farsi sentire più forte. Per chiunque faccia questo lavoro, circondatevi sempre di persone positive. La negatività troverà la sua strada in ogni caso, quindi non sprecate il vostro tempo a cercarla.

Pensi che un musicista oggi debba avere un ruolo anche politico?

I musicisti di oggi devono preoccuparsi di una retribuzione equa e della sostenibilità. Concentriamoci prima su questo. Lavoriamo tutti duramente per un’industria che sta morendo e non ci sono molte altre cose che rendono l’essere umano un essere redentore, se non la capacità di creare e ricevere grande arte.

Quando inizia a scrivere un nuovo disco hai già le idee chiare oppure nasce tutto a poco, a poco, come lavori di solito?

Ho sempre in mente una sorta di concetto o una storia, ma la composizione in sé è imprevedibile. Sono schiava del processo.

Hai aperto i concerti di Nick Cave, un’esperienza terrificante e divertente allo stesso tempo…cosa ti ricordi di quel tour?

Mi ha fatto suonare da sola ed è stato incredibilmente impegnativo. L’anno scorso l’ho visto a New York durante il suo tour da solista e mi ha detto: “Penso a te, ora che suono da solo. Non posso credere di averti fatto suonare da sola”. È un comico quel tipo.

Il tuo ultimo disco risale a qualche anno fa, a cosa stai lavorando in questo momento, c’è qualcosa di nuovo?

Ho una nuova raccolta di canzoni, ma le sto pubblicando come singoli, perché questo è il mondo in cui viviamo. È divertente. È molto più interessante che lavorare su un disco, pubblicarlo e far sì che la gente ascolti solo una o due canzoni. Non sto dicendo che l’album sia morto. È solo che il modo in cui la gente conserva le informazioni oggi è cambiato.

Il Cat Lady Tour ha tantissime date, cosa ci farai sentire sul palco di Firenze?

Ho dei brani nuovi e vi piaceranno.

Le date del tour in Italia di Shilpa Ray

21 febbraio Pippo Stage, Bolzano
22 febbraioCircolo Il Progresso, Firenze
23 febbraio Borgo Santa Brigida, Parma

Shilpa Ray – © Ebru Yildiz

Informazioni sull’evento:

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