La danza incontra la fisica quantistica e la mette in scena in piazza dei Miracoli a Pisa. Ogni ballerino e ballerina diventa un qubit di un computer quantistico e lo spettacolo si trasforma in luce proiettate sulle mura del Camposanto monumentale dietro la Torre pendente di Pisa. È la “danza dei qubit” che andrà in scena mercoledì 12 febbraio dalle 17e45 fino alle 19 . L’evento apre a Pisa l’anno internazionale della scienza e tecnologie quantistiche inaugurato il 4 febbraio scorso con una cerimonia ufficiale a Parigi.
L’anno del quantum è stato stabilito dall’Unesco per celebrare i 100 anni dall’inizio dello sviluppo della meccanica quantistica. Una teoria fisica fondamentale che continua a incuriosire e che ben si presta ad una contaminazione artistica.
A partire da un’idea nata alla Sherbrooke University in Canada, i movimenti dei danzatori e delle danzatrici riprodurranno un formalismo matematico utilizzato per rappresentare visivamente lo stato quantistico. Nella seconda parte del programma, dalle 18,15 una coreografia di luci sarà proiettata sulle mura sud del Camposanto monumentale, con la collaborazione dell’Opera Primaziale. Si tratta dell’evoluzione temporale della “funzione d’onda”, uno tra i più semplici processi quantistici chiamato quantum walk. Il videomapping rappresenta la probabilità di trovare una particella quantistica in una regione di spazio, una volta fatta una misura. I pattern luminosi saranno tanto più intensi quanto più grande sarà la probabilità calcolata mediante la celebre equazione di Schroedinger.
“La danza dei qubit visualizza in maniera intuitiva la matematica della fisica quantistica attraverso la danza, per coinvolgere in prima persona il pubblico, e le immagini, per formare un ricordo vivido nella memoria di chi assisterà – racconta la professoressa Marilù Chiofalo dell’Università di Pisa – Da anni con il mio gruppo di ricerca esploriamo in collaborazioni internazionali metodi per raccontare la scienza anche attraverso i linguaggi dell’arte che, come la matematica, sono estremamente densi e compatti. Un esempio è l’installazione interattiva Quantum Jungle di Robin Baumgarten liberamente visitabile prima a Palazzo Blu e adesso al Polo Fibonacci dell’Ateneo”.
In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato al 26 febbraio con lo stesso orario.