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6.100 esemplari tra fenicotteri, alzavole, germani e aironi: cresce l’avifauna nella piana tra Firenze, Prato e Pistoia

Grazie alle osservazioni di 11 rilevatori abilitati coadiuvati da altri 12 volontari è stato possibile censire in contemporanea le oltre 60 aree umide presenti nel vasto territorio della Piana tra Firenze e Pistoia

I fenicotteri del Padule di Fucecchio – © Alessio Pacini/Officina Fotografica Toscana

Il censimento dell’avifauna acquatica nelle Piana tra Firenze, Prato e Pistoia ha registrato oltre 6.100 esemplari, in aumento del 45% rispetto a 10 anni fa.

La rilevazione è stata effettuata nell’ambito del progetto internazionale di monitoraggio (Iwc), organizzato da Ispra e coordinato a livello regionale dal Centro ornitologico toscano dal 1984.

Grazie alle osservazioni di 11 rilevatori abilitati coadiuvati da altri 12 volontari, si spiega dal Cot, è stato possibile censire in contemporanea le oltre 60 aree umide presenti nel vasto territorio della Piana tra Firenze e Pistoia.

Avifauna acquatica: tutti gli esemplari presenti nella Piana

La specie maggiormente rappresentata “è una piccola anatra, l’alzavola, con oltre 800 unità (distribuita maggiormente quasi esclusivamente nelle aree protette o a divieto di caccia dell’area di Firenze e Prato), seguita dal germano reale, con oltre 500 unità.

Inoltre presenti centinaia di gabbiani comuni, gabbiani reali, folaghe, gallinelle d’acqua, pavoncelle, beccaccini e oltre 250 fenicotteri; questi ultimi sono presenti negli stagni con acque più profonde, sia in zone protette che in aree di caccia.

Sono inoltre presenti ben cinque specie di aironi: airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta, nitticora e airone guardabuoi.

Quest’ultimo è di gran lunga il più numeroso, con oltre 900 individui, che si distribuiscono principalmente nelle aree agricole e lungo i canali.

Il progressivo incremento in tutta la Piana, negli anni, delle casse di espansione e del loro valore ecologico, si spiega ancora, “ha probabilmente contribuito all’aumento di alcune specie, in particolare del beccaccino, quest’anno presente con ben 476 esemplari (il doppio del gennaio 2024), e del frullino, un piccolo limicolo simile al beccaccino.

Il censimento del 2025 ha confermato l’espansione numerica e di areale di un piccolo cormorano proveniente dall’Europa orientale, il marangone minore, che ha registrato un nuovo record di presenze con 535 esemplari.

Dopo un primo forte crollo nel 2004, poi accentuatosi definitivamente dal 2008, quest’anno la gallinella d’acqua ha mostrato segni di ripresa, con 429 esemplari censiti.

Un discorso a parte merita la presenza dell‘ibis sacro, con ben 1.281 individui censiti; si tratta di una specie alloctona di probabile provenienza domestica (da parchi e zoo francesi), che si sta espandendo con estrema e preoccupante rapidità anche in Toscana: la sua presenza potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di molte specie locali, per predazione di uova e pulcini e per competizione per i siti di nidificazione (garzaie) di aironi.

Segnalate infine due nuove specie svernanti osservate nel 2025: sei oche selvatiche e un’anatra tuffatrice, la moretta.

Airone cinerino

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