Giovedì 6 febbraio a Palazzo del Pegaso il Consiglio regionale della Toscana ha ospitato un convegno dedicato al contrasto alle mutilazioni genitali femminili.
Il convegno è stato moderato da Francesca Torricelli della Commissione regionale pari opportunità, commissione che ha in questa occasione presentato una pubblicazione dal titolo “Il futuro delle mutilazioni genitali in Toscana”.
Tra gli interventi Tommaso Simoncini, professore ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Pisa, Nura Musse Ali della commissione regionale pari opportunità – Centro di riferimento regionale per le mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia ricostruttiva dell’apparato genitale AUO Pisa, Monica Marini, dirigente – coordinatrice dello staff direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana, Laura Nanni, AOU Meyer IRCCS di Firenze, pediatra e componente Servizio GAIA e Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus e referente Casa delle Donne Firenze.
“ ‘Il futuro delle mutilazioni genitali femminili in Toscana’ mostra il percorso virtuoso portato avanti dalla Regione, in collaborazione con tutti i suoi organismi istituzionali, per dare una risposta concreta ad una delle violenze più atroci che conosciamo, quella delle mutilazioni genitali” – ha dichiarato la presidente della Commissione regionale pari opportunità Francesca Basanieri – “un percorso virtuoso partito dall’intercettazione del bisogno reale delle donne mutilate di avere una presa in carico multidisciplinare ed è arrivato ad una risposta concreta all’interno del sistema sanitario. Lo abbiamo fatto grazie ad una rete di supporto che già esisteva ma che aveva bisogno di essere riattivata”.
Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo ha ricordato che con la risoluzione 117 del 2021, il Consiglio regionale ha affidato alla commissione Pari Opportunità lo studio e la definizione delle strategie per il contrasto, la cura e la prevenzione alle MGF. “Da questo – ha detto – è scaturita la nascita di un Centro regionale MGF presso l’AOU Pisana che, con competenze diverse, offre a tutte le donne le cure migliori”. “Il 2030 – continua il presidente – è stato individuato come l’anno in cui in tutto il mondo deve essere completamente abbandonata questa pratica che da secoli colpisce le donne (in molti casi bambine), in particolare nel continente africano”. “Ma il 2030 è oggi e allora mettiamo in campo azioni anche di sensibilizzazione e prendiamoci l’impegno di far conoscere questo libro e questo centro nelle scuole, facciamo educazione civica, di dignità e di civiltà. Bisogna far crescere la consapevolezza”.
“Come commissione pari opportunità siete riuscite a riattivare il percorso, a mettere in rete tutte le articolazioni del sistema regionale, partendo dal basso – ha aggiunto il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni -. Il tema dell’individuazione e della prevenzione non lo fa solo il centro di riferimento regionale o la mozione del Consiglio ma lo fa una consapevolezza che si crea con il tempo, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, di chi è sul territorio, dei pediatri”.
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