K-array è un’azienda toscana con sede a San Piero a Sieve, riconosciuta a livello mondiale per l’innovazione nella progettazione e produzione di sistemi audio professionali ad alta tecnologia.
Fondata nel 1990 da Carlo Tatini, Alessandro Tatini e Massimo Ferrati, l’azienda ha iniziato la sua attività progettando studi di trasmissione per radio e televisione, per poi espandersi nel settore dell’audio professionale con la creazione di diffusori e amplificatori all’avanguardia.
Nel 2005, K-array ha lanciato il suo primo prodotto di punta, il diffusore KH4, caratterizzato da un design compatto e leggero, che ha rivoluzionato il mercato.
L’azienda si distingue per la ricerca di soluzioni audio innovative, mantenendo un forte legame con il territorio toscano e contribuendo alla valorizzazione del tessuto culturale ed economico locale.
I prodotti K-array sono utilizzati in una varietà di ambienti, tra cui teatri, stadi, cattedrali, ristoranti e hotel. Tra i clienti illustri si annoverano il Teatro alla Scala di Milano, il Lincoln Center di New York e il Teatro dell’Opera di Budapest. Il dj di fama mondiale David Guetta è tra i loro clienti.
Recentemente, K-array ha collaborato con il Teatro Cartiere Carrara di Firenze, sviluppando un sistema di amplificazione all’avanguardia per garantire prestazioni eccellenti durante concerti e spettacoli dal vivo.
“La K-array nasce con un nome diverso ‘HP Sound Equipment’ nel 1990 e la sede era alle Caldine. – ci ha raccontato Andrea Torelli direttore marketing e comunicazione della K-array – All’inizio era un’azienda di servizi, noleggio, allestimenti, impianti audio-luci, studio di registrazione. Poi ha iniziato a produrre materiali che non si trovavano sul mercato nati dall’esperienza personale di chi noleggia e fa fatica ad allestire, a trasportare e scaricare furgoni. Così è iniziata la ricerca di un prodotto che fosse altamente performante ma sempre molto compatto.”
Le nostre casse vengono tornite da un blocco pieno di alluminio, è un lavoro quasi di orologeria. Questo ci permette di dare maggiore dissipazione al calore generato dagli altoparlanti e questo è il segreto che ci consente di avere volumi ridotti ma una grande performance
Come siete diventati famosi in tutto il mondo?
Siamo stati prima nel mondo che in Italia. È uno dei motivi che ci ha visto affrontare di petto i teatri fiorentini, sentivamo la necessità di essere più presenti a casa nostra. Per molti anni siamo stati distribuiti da un marchio importante che fa microfoni e cuffie: Sennheiser. Loro ci proponevano come offerta di completamento alla loro. Si innamorarono di noi perché i nostri prodotti si presentano molto piccoli, esteticamente non invasivi e quando ascolti suona forte e bene. Quindi noi nasciamo con il cuore nell’intrattenimento musicale, poi abbiamo sviluppato un catalogo che vorrebbe portare il suono in qualsiasi esperienza della vita quotidiana. Negli ultimi anni ci siamo rivolti molto anche agli architetti, pregandoli di disegnare gli spazi non solo per l’estetica, ma pensando anche al suono. È un aspetto aspetto sensoriale che spesso inficia un progetto che sembra bello, come quando per esempio vai in un ristorante e non riesci a sentire la persona che ti sta davanti.
Quindi diciamo che non c’è un vostro cliente tipo perché offrite soluzioni anche molto diversificate
Siamo partiti da uno sviluppo tecnologico dedicato agli impianti di altissima performance per i concerti, immaginiamoci una sorta di “Formula Uno” del suono. Poi ci siamo trovati a declinare in scala quell’esperienza in qualcosa di più semplice, che strizza l’occhio all’estetica e abbiamo costruito un catalogo completo che vuole soddisfare bisogni in tutte le situazioni in cui il suono è presente. Siamo in: negozi, centri commerciali, boutique, musei, luoghi di culto, teatri, tutto il settore dell’ospitalità che è il nostro mercato più grande, ristoranti, caffè, bar, hotel, resort, ma anche navi da crociera, casinò, night club come il Tenax. Il dj David Guetta ci ha scelto per i suoi party. Eravamo anche all’ultimo Festival del Sole organizzato da Rick Rubin a Casole d’Elsa.
In che modo i vostri impianti sono diversi dagli altri?
Nel nostro settore la competizione è forte, ci sono tanti marchi che fanno egregiamente il loro mestiere. Ci sono tanti impianti validi, noi abbiamo cercato di dare una rilettura di quello che è la diffusione del suono. Dove tutti magari presentano come unica soluzione uno speaker a soffitto per una sala conferenza, noi proponiamo diversi speaker a parete, sottili che non si vedono. La nostra è una proposta diversa che ci fa faticare, perché chi installa deve approcciarsi in un altro modo. Facciamo tanta formazione, troviamo tanti ostacoli, però è la nostra forza, perché noi offriamo un’alternativa.
nasciamo con il cuore nell’intrattenimento musicale, poi abbiamo sviluppato un catalogo che vorrebbe portare il suono in qualsiasi esperienza della vita quotidiana
Ma i vostri prezzi sono abbordabili per una persona diciamo “normale”?
La risposta immediata sarebbe no, perché noi non andiamo al consumatore finale, facciamo parte di un’installazione più grande, dove ci sono diversi intermediari tr cui chi progetta e chi installa. Il nostro non è un prodotto a scaffale ecco. Noi possiamo sembrare più cari degli altri, ma in realtà facciamo risparmiare chi sa progettare bene. Le nostre casse vengono tornite da un blocco pieno di alluminio, è un lavoro quasi di orologeria. Questo ci permette di dare maggiore dissipazione al calore generato dagli altoparlanti e questo è il segreto che ci consente di avere volumi ridotti ma una grande performance. Siamo su una fascia alta, anche per questo recentemente abbiamo integrato il catalogo con un altro marchio. Adesso abbiamo anche K-gear per andare a soddisfare chi non vuole una soluzione più tradizionale e K-scape dedicato agli architetti, che mette insieme luce e suono.