Sabato 1° febbraio al Teatro Aurora di Scandicci arriva la dodicesima edizione del Dio Drone Festival, la rassegna organizzata dall’omonima label fiorentina punto di riferimento per le sonorità più estreme nostrane ed internazionali.
“AETHER” è il nome della serata che vuole rappresentare l’unione alchemica di quattro elementi simili e diversi tra loro.
Protagonisti della notte di musica e sperimentazione: Abul Mogard, Egle Sommacal, Ramon Moro e Nàresh Ran.
“Dio Drone nasce 12 anni fa in un momento in cui mi sembrava che a Firenze non ci fosse spazio per le sonorità che io amavo – ci ha raccontato Nàresh Ran fondatore della Dio Drone– c’erano musicisti in giro che apprezzavo moltissimo e non riuscivo mai a sentirli live perché non c’erano situazioni giuste in cui esprimersi. Quindi ho pensato che poteva essere un’idea metterci insieme e diventare noi stessi la scena che non esisteva. Questo ha portato sia alla creazione di concerti e piccoli eventi, ma soprattutto alla collaborazione tra musicisti che ha fatto nascere progetti che esistono tutt’ora. Questo mi sembra già un bel lascito, da lì a pensare di investire qualcosa per produrre dischi e cassette su questi progetti il passo è stato molto breve. L’idea era proprio di permettere a qualcuno che aveva belle idee di lasciare un ricordo tangibile del suo percorso e far si che un disco che non sarebbe mai esistito, grazie a Dio Drone, potesse trovare la sua forma fisica nella storia. Penso in questi anni di essere riuscito a dare un piccolo contributo alla scena più sperimentale e più ‘spinta’. Magari sono riuscito ad accendere qualche faro su progetti che valeva la pena mettere in luce.”
I protagonisti del Dio Drone Festival 2025
Abul Mogard, ritenuto uno dei più grandi enigmi della scena musicale elettronica, è l’alter ego di Guido Zen, musicista nostrano di base romana, conosciuto per i suoi acclamati album e concerti in prestigiose venues e festival internazionali, tra cui il Berlin Atonal, Centre Pompidou (Parigi) e il londinese Southbank Centre. Autore di colonne sonore cinematografiche e sonorizzazioni, con la propria arte e le numerose collaborazioni illustri – tra tutte l’ultima con Rafael Anton Irisarri – ha contribuito a regalare al mondo della musica elettronica una forte nuova identità, solida ed eterea al tempo stesso, composta di evocative sonorità rarefatte e incontrovertibili come le onde del mare.
Egle Sommacal è lo storico chitarrista dei Massimo Volume e collaboratore di Ulan Bator e Wu Ming Contingent, che nel suo percorso solista sviluppa il proprio interesse per la chitarra sotto ogni possibile sfaccettatura. Dai sentieri acustici dei primi dischi marchiati con il proprio nome, ai pedali condivisi con Dagger Moth nel duo A Bad Day, infine al nuovo inedito esperimento per sola chitarra elettrica che vedrà per la prima volta la luce sul palco del Dio Drone Festival. Forte di una tensione elettromagnetica che può solo scaricarsi nella nuda terra.
Ramon Moro è un trombettista, sperimentatore e compositore dall’impronta stilistica estremamente particolare e dal ricchissimo percorso artistico. Già in circolo nel sistema vascolare diodronico con l’album Calima (2022), in cui la delicatezza del soffio nelle sue armi di ottone scivola in perfetto equilibrio con un marcato imprinting black metal e atmosferico. Aria pura che diventa suono.
Nàresh Ran nato grazie a un fortunato giro di tarocchi e cresciuto musicalmente dai dischi punk e hardcore dei primi 90’s, NR porta per la prima volta i propri strumenti sul palco del Dio Drone Festival insieme agli spettri del suo nuovo album Praesens, in uscito a gennaio 2025 per Toten Schwan e Breathe Plastic Records. Un personale e intimo esorcismo di ricordi tra fiamme di synth e voci.