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Il menu dedicato a Puccini per i 25 anni di Vetrina Toscana

I piatti realizzati da una delegazione di studenti degli alberghieri e giovani cuochi: gli ambasciatori futuri del cibo

Il menu ispirato a Puccini per i 25 anni di Vetrina Toscana

Sinfonia del gusto” e non poteva esserci nome migliore per il menu dedicato a Giacomo Puccini e realizzato in occasione dei 25 anni di Vetrina Toscana. I piatti, preparati in rappresentanza delle scuole alberghiere da alcuni istituti, hanno ricordato il centenario della morte del maestro.

A cucinare, al termine dell’evento che si è svolto al teatro del Maggio Musicale Fiorentino, gli allievi degli Istituti Barga e Marconi della Versilia, il Junior Team dell’Unione Regionale dei Cuochi della Toscana che ha vinto la medaglia d’oro ai Campionati della Cucina Italiana 2024 della Federazione Italiana Cuochi: studentesse e studenti dell’Istituto Alberghiero di Montecatini, che hanno conquistato il gradino più alto del podio con un menu moderno ispirato ai piatti della tradizione.

Il menu Puccini per Vetrina Toscana

La dimostrazione di come la cultura del cibo passa dalla formazione e dai giovani. Tramandare la cultura enogastronomica di un territorio significa tutelarne l’identità come patrimonio per le generazioni successive. Questa la strategia di Vetrina Toscana.

Il progetto di Regione Toscana in collaborazione con Unioncamere punta sul tema dell’educazione alimentare grazie alle varie iniziative di Vetrina Toscana Kids in collaborazione con Slow Food Toscana.

Grande l’attenzione per la formazione dei giovani cuochi, che dovranno essere capaci di interpretare le nuove istanze, tenendo ben presenti radici, cultura e caratteristiche del territorio.

Il tordello alla Butterfly per il menu Puccini di Vetrina Toscana

Va infine ricordato che la Regione in collaborazione con Unioncamere Toscana e i partner storici, Confcommercio e Confesercenti, da 25 anni con Vetrina Toscana promuove il comparto agroalimentare e turistico: dall’utilizzo dei prodotti locali, al ricorso al biologico e alla filiera corta, dalla stagionalità al rispetto dell’identità del territorio, dalla cucina circolare fino al plastic free.

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