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Ad Arezzo il primo intervento di protesi alla spalla con tecnologia robotica

L’operazione su una donna di 60 anni. Il robot, come spiega la Asl Toscana Sud Est, utilizza le immagini di una tac 3d. Tra i vantaggi, una degenza più breve e un recupero più veloce

Sanità - © Gorodenkoff

Primo intervento di protesi alla spalla con tecnologia robotica all’ospedale San Donato di Arezzo. L’intervento è stato eseguito su una donna di 60 anni dall’equipe del dottor Roberto Redi, direttore di ortopedia e traumatologia. Il robot, come spiega la Asl Toscana Sud Est, utilizza le immagini provenienti da una tac 3d  per calcolare la dimensione corretta della protesi e il suo preciso posizionamento.

“L’intervento è stato possibile grazie all’impiego di un sistema robotico che va ad aggiungersi a quello utilizzato nel nostro reparto per la protesi di anca e ginocchio – spiega Redi,-. Il robot permette di effettuare interventi meno invasivi e di maggiore precisione con vantaggi importanti per i pazienti, primo dei quali un tempo di degenza ridotto non oltre le 48 ore, una minore perdita di sangue e una ripresa della mobilità più rapida”.

Inoltre, la riduzione della degenza permette di iniziare subito la fisioterapia e quindi “un recupero in tempi rapidi della funzionalità – prosegue il dottore – Il preciso posizionamento della protesi permette di aumentare l’ampiezza del movimento della spalla e si traduce inoltre in una maggiore stabilità dell’impianto negli anni e di conseguenza in una sua maggiore durata”

L’intervento è consigliato soprattutto ai “pazienti con artrosi della spalla o forme reumatiche avanzate e in caso di fratture complesse della parte prossimale dell’omero dove non è possibile utilizzare tecniche chirurgiche diverse. In questo ultimo caso il posizionamento di una protesi attraverso il supporto del robot consentirà un recupero più rapido, tornando prima alle normali attività della vita quotidiana”, conclude Redi.

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