E’ stato un Natale di gioia per tutti a Firenze quello appena trascorso, anche per quelle famiglie in difficoltà che hanno però potuto contare sul grande cuore dei fiorentini per non lasciare i loro bambini senza regali. Grazie all’iniziativa del “giocattolo sospeso” infatti 1200 balocchi sono stati raccolti e consegnati.
Un numero record per un’iniziativa di solidarietà che ha saputo scaldare i cuori e superare ogni aspettativa. Grazie alla generosità e all’impegno di una comunità unita, il progetto ha raggiunto risultati straordinari, trasformando gesti semplici in un’ondata di supporto concreto per chi ne aveva più bisogno.
Numeri alla mano, sono stati in totale 1198 i regali arrivati, con 48 esercenti coinvolti e 23 strutture di accoglienza comunali che sono state raggiunte.
Ricordiamo infatti che “giocattolo sospeso”, ispirandosi il nome alla tradizione partenopea del “caffè sospeso”, permetteva di acquistare un gioco da lasciare nei negozi aderenti all’iniziativa, gioco che poi sarebbe stato consegnato ale famiglie in difficoltà attraverso realtà associative del sociale, individuate con la direzione servizi sociali e le reti di solidarietà dei Quartieri di Firenze che hanno distribuito complessivamente 839 regali.
La raccolta dei doni sospesi è andata avanti fino al 6 di gennaio. Tutti i regali presso le strutture di accoglienza sono stati consegnati entro il 25 dicembre, gli altri sono stati consegnati attraverso gli operatori ed i volontari delle reti di solidarietà che hanno tenuto i rapporti con gli esercenti, le associazioni di volontariato ed i nuclei destinatari.
“Un bel successo per un’iniziativa di solidarietà molto importante, merito del grande cuore dei fiorentini che ancora una volta in queste feste natalizie hanno dimostrato di avere grande attenzione alle persone più fragili. – hanno sottolineato gli assessori al Welfare Nicola Paulesu e allo Sviluppo Economico Jacopo Vicini – Ringraziamo tutti gli esercenti che hanno partecipato, con grande impegno ed entusiasmo, dimostrando di essere non solo parte integrante del tessuto cittadino e sempre protagonisti quando c’è da sostenere chi è più in difficoltà. Grazie alle reti di solidarietà dei quartieri, alle associazioni e al personale dei servizi sociali e delle segreterie che ha lavorato per la distribuzione e la consegna dei doni, in un periodo in cui il lavoro di chi assiste le fragilità aumenta, sempre con dedizione e impegno” .