Aiutare le famiglie in difficoltà a reperire prodotti alimentari, ma anche diffondere una cultura volta a combattere lo spreco del cibo: sono questi gli obiettivi di “Spesa per tutti”, il progetto di solidarietà di Regione Toscana, Caritas e Banco Alimentare per le famiglie in difficoltà nato nel 2016 che entra in una nuova fase di programmazione, presentata ieri a Firenze.
Oltre 650mila euro per “Spesa per tutti”
“Spesa per tutti” ha permesso sino a oggi di distribuire circa 20mila pacchi di generi alimentari all’anno, dando così sollievo a tante persone fragili e questo obiettivo verrà perseguito anche nel periodo 2025-2027.
Le risorse individuate sul versante pubblico per il triennio ammontano a 545mila euro (di cui ben 385mila di fondi regionali), a cui si aggiungerà un cofinanziamento di quasi 110mila euro in risorse materiali e persone, da parte di Caritas e Banco alimentare.
“Questo progetto – ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani – consente di dare una risposta concreta e significativa a tante situazioni di povertà, permettendo di distribuire ben 20mila pacchi alimentari all’anno. Ma “Spesa per tutti” è prezioso anche per la sua azione di educazione alimentare rivolta soprattutto a evitare ogni spreco di cibo”.
Le attività in programma sono state condivise grazie a un percorso di co-progettazione che ha portato alla definizione di un programma e alla stipula di una specifica convenzione. Regione Toscana svolgerà un ruolo di coordinamento, Caritas Toscana acquisterà dalla grande distribuzione i generi alimentari, avvalendosi anche di una specifica scontistica e li distribuirà ai destinatari, mentre al Banco Alimentare della Toscana spetterà il compito di gestire la logistica e lo stoccaggio dei beni.
“Nel costruire questa nuova fase della programmazione di “Spesa per tutti” – ha aggiunto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – siamo partiti da una analisi attenta e profonda dei bisogni: lavorare gomito a gomito con Banco alimentare e Caritas, cioè con due realtà profondamente radicate in tutto il territorio e che hanno un contatto diretto con tutti i destinatari, ci ha permesso di entrare ancora meglio nel cuore del problema per individuare le soluzioni più adeguate e dare le risposte più puntuali. “
Le famiglie che riceveranno aiuto
Le persone in condizioni di disagio cui destinare gli aiuti alimentari saranno individuate dai punti di ascolto delle Caritas della Toscana, degli enti del terzo settore e dai centri servizi, che si occuperanno di fornire anche tutte le indicazioni necessarie ai cittadini.
I destinatari dovranno avere un reddito lordo annuo inferiore ai 20mila euro (eventualmente incrementato di 5mila euro per ogni familiare a carico). Saranno poi stabilite priorità di accesso a famiglie con minori, numerose e con presenza di disabili.
“Con la sua attività – ha evidenziato il vicepresidente del Banco Alimentare Natale Bazzanti – il Banco riesce ad aiutare ogni anno oltre 120mila persone. Purtroppo i destinatari di aiuti alimentari crescono di continuo. Il nostro obiettivo è quello di riuscire sempre a mantenere il passo della crescita delle persone da aiutare con l’incremento dei prodotti recuperati.”