Dal 26 dicembre 2024 al 4 maggio 2025 gli Arsenali Repubblicani a Pisa ospitano una grande retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea: Elliott Erwitt.
La mostra, curata da Biba Giacchetti e organizzata da ARTIKA celebra il genio fotografico attraverso 80 scatti iconici che catturano la storia, il costume e l’ironia del Novecento e offrono uno spaccato unico della sua lunghissima carriera, rivelando lo sguardo surreale, romantico e spesso giocoso che ha reso inconfondibile il suo stile.
La mostra propone alcuni dei momenti più celebri immortalati da Erwitt, come l’incontro tra Nixon e Kruscev, l’immagine commovente di Jackie Kennedy al funerale del marito e il celebre incontro di pugilato tra Muhammad Alì e Joe Frazier.
Accanto a queste fotografie storiche, il pubblico potrà ammirare i famosi ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara e Marlene Dietrich.
Non mancano immagini intime e familiari, come quella della primogenita di Erwitt ritratta sul letto con la madre, e le foto intrise di ironia, come quelle dedicate ai suoi amati cani o scattate durante il matrimonio a Bratsk.
La vena giocosa e autoironica di Erwitt emerge nella sezione dedicata ai suoi autoritratti, che raccontano non solo il fotografo, ma anche l’uomo capace di osservare e ridere di sé stesso e del mondo.
Elliott Erwitt una via dietro la macchina fotografica
Elliott Erwitt nacque a Parigi da una famiglia di emigrati russi, nel 1928. Passò i suoi primi anni in Italia, a Milano. A 10 anni, si trasferì in Francia con la sua famiglia e da qui negli Stati Uniti, nel 1939, prima a New York e, due anni dopo, a Los Angeles.
Durante i suoi studi alla Hollywood High School, Erwitt lavorò in un laboratorio di fotografia che sviluppava stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood. La grande opportunità gli venne offerta dall’incontro, durante le sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, con personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che amavano le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori.
Nel 1949 tornò in Europa, viaggiando e immortalando realtà e volti in Italia e Francia. Questi anni segnarono l’inizio della sua carriera di fotografo professionista. Chiamato dall’esercito americano nel 1951, continuò a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito stesso, mentre soggiornava in New Jersey, Germania e Francia.
Nel 1953, congedato dall’esercito, Elliott Erwitt venne invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi all’agenzia Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. Oggi Erwitt è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi.
I libri di Erwitt, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni. Il fotografo si è spento nella sua casa di New York a 95 anni, il 29 novembre 2023.