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A Firenze arriva “Working Class” tre giorni di teatro operaio a ingresso libero

Il 18, 19 e 20 dicembre al Teatro Cantiere Florida e al Brillante-Nuovo Teatro Lippi di Firenze: reading, spettacoli teatrali, talk e momenti di riflessione sul mondo del lavoro

working class

Da mercoledì 18 a venerdì 20 dicembre a Firenze andrà in scena la seconda edizione del festival di teatro “Working Class”, un’iniziativa a cura di Arci Firenze, Collettivo di Fabbrica GKN, SOMS Insorgiamo, Sudd cobas Prato Firenze e Murmuris.

Il palcoscenico sarà quello del Teatro Cantiere Florida, per la serata inaugurale di mercoledì 18 dicembre, e del Brillante – Nuovo Teatro Lippi per gli altri due giorni di festival.

Dichiarano gli organizzatori:Durante l’assedio di Sarajevo, un gruppo di pazzi decise di fare la prima edizione di un festival del cinema, sotto le bombe. Un giornalista chiese loro: “Come vi è venuto in mente di fare un Festival del cinema durante un bombardamento?”. Loro risposero: “Come è venuto in mente a loro di bombardarci mentre facciamo un festival del cinema!”». Questa storia descrive perfettamente quello che stiamo facendo: mentre la vertenza GKN è in un momento drammatico; mentre gli operai sono da 12 mesi senza stipendio; mentre le aziende chiudono, licenziano, delocalizzano; mentre il mondo brucia; mentre un genocidio è in atto; mentre la catastrofe climatica miete vittime, noi lanciamo una tre giorni di teatro working class!”

Il programma

“Working Class” prende il via mercoledì 18 dicembre al Cantiere Florida (Via Pisana 111/r) alle ore 20.30 con il talk “Scena di Classe”, un dialogo su lavoro, teatro, classe al quale parteciperanno il Collettivo di Fabbrica GKN, Kepler 452, Greta Tommesani, Federico Cicinelli, Francesco Alberici e Sudd Cobas.

A seguire, dalle 21.45 “Boxeur, Una storia di boxe, working class, coraggio e antifascismo”, uno spettacolo di Pequod Compagnia, con Stefano Pietro Detassis per la regia e drammaturgia di Maura Pettorruso. Lo spettacolo ci riporta al 1946, a Parigi, ed all’incontro di boxe tra Eugenio Smit Lorenzoni, giovane trentino di Cles, emigrato in Francia per sfuggire alla fame e all’avanzata del regime fascista e Victor Young Perez, un tunisino, campione mondiale dei pesi mosca a soli 20 anni. Boxeur è uno spettacolo che parla di boxe, di coraggio, di antifascismo e antinazismo. Una storia di vittoria, di coraggio, uno spettacolo ironico e poetico, leggero e profondo come la vita.

Giovedì 19 dicembre alle 21:15, presso il Brillante – Nuovo Teatro Lippi (via Pietro Fanfani 16, Firenze), sarà la volta dello spettacolo “Non è la storia di un eroe” di Mauro Pescio, uno spettacolo tratto dal podcast di Rai Play Sound “Io ero il Milanese”. Al termine dello spettacolo si terrà poi un dialogo-intervista con l’attore ed autore del podcast diventato un vero e proprio caso nel 2022, conquistando oltre 700 mila ascolti, sulla vita di Lorenzo S., un uomo che ha fatto tante scelte sbagliate, un uomo con cui la sfortuna si è accanita, un uomo che ha toccato il fondo, ma che da quel fondo si è rialzato.

Venerdì 20 dicembre il festival si concluderà al Brillante – Nuovo Teatro Lippi, con un primo appuntamento alle ore 18.30 che vedrà sul palco Greta Tommesani e Francesco Alberici in un dialogo teatrale intitolato “Almeno”.

Alle 20:00 ci sarà la possibilità di cenare al Circolo Lippi, mentre alle 21:30 andrà in scena Anna Tringali con “Arbeit”, spettacolo per la regia di Giorgio Sangati, prodotto dal Teatro Bresci. Lo spettacolo tratta il tema del lavoro: il lavoro dei giovani, gli incidenti sul lavoro, lo sfruttamento, la disoccupazione, il precariato, la crisi. Il tutto attraverso la storia di Nicoletta, una ragazza come tante, un ragazza semplice, un ragazza di provincia. La vita le ha dato poco e quel poco se l’è dovuto conquistare, è cresciuta in fretta. Ha imparato subito che il lavoro fa l’uomo, che senza non si può stare, non si deve. Ha scoperto che la felicità non si compra e che e va conservata con cura perché è fragile. Le è stata rubata questa felicità, fatta a pezzi, calpestata. Ma Nicoletta è una ragazza forte perché ha ancora l’incoscienza di rischiare, di sognare che le cose, forse, si possono cambiare. Con il coraggio, raro, di dire no, di difendere la dignità di essere uomini perché il lavoro, da solo, non rende liberi.

L’ingresso agli spettacoli del festival è a offerta libera fino ad esaurimento posti. L’intero incasso della rassegna, tolte le spese, sarà interamente donato alle casse di resistenza del Collettivo di Fabbrica GKN e dei lavoratori del movimento 8×5 del pratese e della piana fiorentina.

Tutte le informazioni sul programma su www.arcifirenze.it e su www.insorgiamo.org.

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